"this is the problem", così forse, potrebbe rispondere quel genio di W. Shakespeare, oggi, nell'era di Internet.
E siccome non posso chiedere il parere a "William" personalmente, ecco a pormi la fatidica domanda:
continuare a scrivere sul blog, oppure dirigere tutta la comunicazione sui social networks?
Ancora non ho ben capito quale sia la scelta migliore, ma nel frattempo, continuo a scrivere sul mio blog, divertendomi a rivelare tutti (o quasi) i miei pensieri di musicista "artista", del terzo millennio, che si dibatte fra la necessità di "esserci" ovvero, essere sempre presente in tutti i media più importanti in quanto artista indipendente, e la necessità di reperire il tempo per lo studio, la composizione e l'indispensabile aggiornamento culturale. Non è facile!!
Sono comunque soddisfatto, perchè nonostante le difficoltà oggettive alle quali vado incontro ogni giorno, riesco a mandare avanti e quasi sempre a completare i miei progetti.
L'ultimo, ovvero Life in Music su Spotify; una grande soddisfazione, arrivata a 9 anni esatti dall'inizio della mia attività, quale artista indipendente, su I-Tunes (era proprio il 24 giugno 2005, quando comparve in vendita on line, il mio primo EP "Piano, Pianissimo".
Life in Music, è solo l'inizio di un percorso che mi porterà ad inserire tutta la mia musica in "streaming":
LIFE IN MUSIC SU SPOTIFY
Il penultimo, ovvero METAmorfosi: dopo il grande successo ottenuto durante le tre rappresentazioni di Roma il 23, 24, 25 maggio, ho il piacere di annunciare che lo spettacolo avrà ancora 12 rappresentazioni a Roma nel periodo 16 novembre - 30 novembre 2014
METAMORFOSI
Il più folle ed imprevedibile, ovvero il Concerto Privato on Line; un progetto immaginato quasi per scherzo e che sta prendendo campo, gradatamente ma inesorabilmente come alternativa al tradizionale concerto live, del quale vado particolarmente fiero.
CONCERTO PRIVATO ON LINE
Ultimo ma non ultimo, Backstage, ventimila giorni di note e di storie; a distanza di 10 mesi dalla sua pubblicazione, continua a balzare quasi quotidianamente nella classifica Top 100 della sezione musica di Amazon.it
BACKSTAGE, Ventimila giorni di note e di storie
...adesso è il tempo di studiare e di comporre....se volete, ogni tanto sono qui
Walter su TWITTER
let's keep in touch
lunedì 16 giugno 2014
lunedì 26 maggio 2014
METAmorfosi: il racconto di un sogno diventato realtà.... (to be continued :-)
...era il sogno di un "sognatore" che ci aveva coinvolti con il suo entusiasmo e l'incontenibile amore per la musica. E siccome noi di entusiasmo e di musica viviamo, non fu difficile convincerci...
METAmorfosi è andato in scena per tre giorni e sono stati tre giorni d'incanto.
La voce di Vinicio (Marchioni) volava nell'aria del teatro Ghione, pervadendo gli spettatori con
fascino e magia.
La nostra musica (Walter, Giovanni e Maurizio) la sosteneva, l'accompagnava, ne condivideva le sensazioni, a volte drammatiche a volte satiriche, sul bellissimo testo di Apuleio; intorno a questi suoni, si muovevano i performers, bravissimi ad interpretare le geniali follie coreografiche di Milena (Mancini) ed in alto, su una impalcatura, tre artisti (i tre pittori) coinvolti emotivamente da tutto ciò che stava accadendo intorno a loro, dipingevano e realizzavano bellissime tele ogni sera.
Questo è stato METAmorfosi: impossibile spiegare qualcosa di più!
La speranza è quella di far rivivere presto questo sogno, che possa ancora diventare realtà.
_____________________
Ho suonato in mille luoghi, ho calpestato mille palcoscenici, ho visto milioni di persone davanti a me, ma le emozioni che ho provato durante queste tre serate, sono state qualcosa di speciale e si fermeranno nella mia memoria, indelebili, per tutto il tempo in cui la mia memoria rimarrà tale.
_____________________
Grazie a:
Vinicio Marchioni, Milena Mancini, Giovanni Baglioni, Maurizio Tomberli, Roberto Meta ed i suoi amici/artisti/pittori, i 5 performers e tutti i tecnici audio e luci.
Grazie a Cristina, Claudio, Marco, Costantino e a tutta la Scuola Ciac Cantus Planus.
Grazie a Camilla Savelli, per il suo costante supporto morale e professionale.
Grazie a tutti gli amici che sono venuti a trovarci da ogni parte d'Italia.
_____________________
Un grazie speciale, al "Sognatore" che ha immaginato, desiderato ardentemente e realizzato tutto ciò; senza la tua "follia" e determinazione, questo sarebbe ancora e solo un sogno.
Fabrizio di Fiore
METAmorfosi è andato in scena per tre giorni e sono stati tre giorni d'incanto.
La voce di Vinicio (Marchioni) volava nell'aria del teatro Ghione, pervadendo gli spettatori con
fascino e magia.
La nostra musica (Walter, Giovanni e Maurizio) la sosteneva, l'accompagnava, ne condivideva le sensazioni, a volte drammatiche a volte satiriche, sul bellissimo testo di Apuleio; intorno a questi suoni, si muovevano i performers, bravissimi ad interpretare le geniali follie coreografiche di Milena (Mancini) ed in alto, su una impalcatura, tre artisti (i tre pittori) coinvolti emotivamente da tutto ciò che stava accadendo intorno a loro, dipingevano e realizzavano bellissime tele ogni sera.
Questo è stato METAmorfosi: impossibile spiegare qualcosa di più!
La speranza è quella di far rivivere presto questo sogno, che possa ancora diventare realtà.
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Ho suonato in mille luoghi, ho calpestato mille palcoscenici, ho visto milioni di persone davanti a me, ma le emozioni che ho provato durante queste tre serate, sono state qualcosa di speciale e si fermeranno nella mia memoria, indelebili, per tutto il tempo in cui la mia memoria rimarrà tale.
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Grazie a:
Vinicio Marchioni, Milena Mancini, Giovanni Baglioni, Maurizio Tomberli, Roberto Meta ed i suoi amici/artisti/pittori, i 5 performers e tutti i tecnici audio e luci.
Grazie a Cristina, Claudio, Marco, Costantino e a tutta la Scuola Ciac Cantus Planus.
Grazie a Camilla Savelli, per il suo costante supporto morale e professionale.
Grazie a tutti gli amici che sono venuti a trovarci da ogni parte d'Italia.
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Un grazie speciale, al "Sognatore" che ha immaginato, desiderato ardentemente e realizzato tutto ciò; senza la tua "follia" e determinazione, questo sarebbe ancora e solo un sogno.
Fabrizio di Fiore
mercoledì 14 maggio 2014
METAmorfosi
Un sogno che sta diventando realtà
Qualche mese fa, a Roma, dopo un seminario tenuto presso la Scuola Ciac Cantus Planus, ho avuto l'occasione di parlare e di scoprire una persona un po' "speciale".
Questa persona, a mio avviso è speciale perchè, nonostante tutti e tutto, sa ancora sognare; si tratta di sogni ad occhi aperti, che possono diventare realtà a patto che nel sogno non ci si ritrovi da soli ed infatti questo è ciò che è successo.
Poche settimane dopo, questa persona ha convocato a Roma altre persone, anzi meglio, altri "sognatori" e tutti insieme abbiamo dato vita ad un progetto molto particolare: METAmorfosi, ovvero uno spettacolo teatrale (non trovo un diverso modo per definirlo) nel quale le quattro arti ovvero, Musica, Teatro, Danza e Pittura, dialogheranno insieme in un progetto assolutamente affascinante.
Ecco che il sogno sta diventando realtà ed io mi ritrovo ad essere uno dei sognatori ed uno dei protagonisti di questo evento teatrale.
Spero di aver stimolato la vostra curiosità e vi aspetto, anzi vi aspettiamo numerosi, al Teatro Ghione, a ROMA, nei giorni venerdi 23, sabato 24, e domenica 25 maggio.
Grazie a tutti i "sognatori":
Vinicio, Milena, Giovanni, Maurizio, Roberto ed un grazie particolare a colui che sognando per primo ha fatto sì che tutto ciò potesse realizzarsi:
Grazie di cuore, carissimo Fabrizio
Walter
domenica 13 aprile 2014
LA BELLEZZA DELLA MUSICA
(ovvero l'estetica della partitura)
Se qualcuno mi domandasse: come sarà la musica fra 10 anni? Sicuramente non saprei cosa rispondere. Fare una previsione ad un così lungo termine, considerando l'estrema velocità di evoluzione della società moderna e quindi anche della musica che ne è l'anima e la colonna sonora, è praticamente impossibile.
Avrei però una timida certezza. Pensiamo alla domanda rivolta verso qualcos'altro: come sarà l'arredamento di una casa fra dieci anni? Probabilmente, la domotica avrà preso il sopravvento, quindi il frigorifero ti avvertirà dei cibi scaduti, il riscaldamento sarà attivato on line con un semplice sms o meglio con un "accenditi" vocale, via waht's'app e l'aspirapolvere, novello robot tutto fare, sarà pronto a consegnarci i pavimenti di casa, perfetti e splendenti, pronti ad accogliere eventuali amici invitati ad un aperitivo non previsto fino a poche ore prima.
Tutto questo è semplice, perchè già esiste, e sicuramente fra dieci anni, possiamo augurarci che sia alla portata di una più ampia fetta della popolazione. Se però nella mia casa ultra-robotizzata, conservo un bel mobile antico, un trumeau del '700, un tavolo dell'800, o magari anche un bel pianoforte a coda o un organo Hammond, questi saranno ancora lì, fieri di essere "antichi" e pronti a sfidare il tempo, le mode, la tecnologia.
Ecco che la musica potrebbe essere qualcosa di simile, in particolare dal punto di vista estetico: si, una bella partitura, magari manoscritta, anche di una semplice canzone, ha ed avrà sicuramente un valore artistico ed estetico che potrà sfidare il tempo e le mode.
Qualcuno penserà che sono un inguaribile romantico e fuori dal tempo ma non è così. Mi permetto infatti di vantarmi di alcune idee che furono definite "folli" ai tempi, e che adesso sono consolidate come una normale fonte di businness: mi riferisco alle prime sperimentazioni del live in Internet che portai avanti con mia moglie Patrizia addirittura alla fine degli anni '80 per poi continuare negli anni 90 con il mio fido braccio destro Maurizio Tomberli; il mio primo contratto da Artista Indipendente (primo in Italia) con Itunes per vendere la mia musica on line, fino ad arrivare alle prime "lezioni on line" del 2004 e poi l'ultima idea: il "CONCERTO PRIVATO" del quale vado particolarmente fiero.
Tutto ciò a dimostrare che sono da sempre affascinato dalle innovazioni tecnologiche e da tutto ciò che può derivare da un utilizzo intelligente della tecnologia in genere.
Tornando però alla partitura musicale come oggetto da acquistare, da ammirare e da conservare, credo veramente che tutto ciò possa diventare una vera e propria forma di nuova linfa vitale per la Musica, che a tutt'oggi, ingabbiata in modelli oramai precostituiti quali il C.D. (?) l' Mp3 e tutti i supporti simili, rischia di implodere in un limbo di sottofondo perenne, come in molti casi già sta succedendo: basta pensare alla musica nei centri commerciali, negli aeroporti, nei ristoranti, nei negozi e via di seguito.
La partitura quindi come oggetto da ammirare, da conservare, da possedere, come un quadro, come un libro importante, come un mobile di valore. Qualcuno potrebbe obbiettare: ma se non so leggere la musica che me ne faccio di una partitura? Ebbene, la bellezza esteriore, non sempre necessita di una spiegazione oggettiva. Quante volte, di fronte ad un quadro o ad una scultura famosa, siamo rimasti affascinati pur non comprendendone il significato?
Tutto questo già succedeva nell' 800 fino agli inizi del '900; ovvero fino all'avvento della prima registrazione musicale.
La differenza abissale fra noi ed i nostri antenati è data dal fatto che noi abbiamo lo "streaming". In qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo, possiamo ascoltare quella partitura, suonata e realizzata dallo stesso autore o da altri artisti.
L'ascolto in streaming quindi utilizzato come il live di una volta, quando la musica la si poteva solo ascoltare frequentando teatri e sale da concerto. Ma quanti all'epoca avevano le possibilità economiche per tutto ciò?. Viva quindi la nostra tecnologia, la comunicazione, lo streaming e tutto ciò che ci può dare la possibilità di ascoltare quella musica che noi decidiamo di ascoltare.
Con l'occasione di queste mie elucubrazioni mentali, desidero farvi vedere due esempi di partitura scritta a mano, che possono sintetizzare quello che ho cercato di spiegare nelle mie considerazioni.
Il primo esempio è una piccola porzione di un mio manoscritto del 1986 che riporta la prima idea melodico-armonica di uno dei miei brani più conosciuti: Life in Music, che vide la luce proprio in quel periodo e fu inizialmente inserito come ultimo brano/esempio, nel mio libro Metodo per Pianoforte Pop-Rock ed. Berbèn, Ancona, 1987
Ed ecco, se volete, la mia Life in Music, gratuita in streaming su Spotify:
Walter Savelli – Life in Music
Il secondo esempio, molto più recente, è un piccolo spunto melodico armonico, che fa parte dell'immenso materiale compositivo prodotto da Claudio Baglioni, nel lungo periodo che ha preceduto la realizzazione dall'album Con Voi; album nel quale ho potuto partecipare come collaboratore di Claudio, alla analisi degli spunti da lui composti.
(ringrazio Claudio Baglioni, per avermi concesso la possibilità di condividere questo manoscritto).
(frase musicale protetta da Copyright 2013)
Questo è il mio pensiero attuale. So che non sono il solo a portare avanti queste idee; la cosa mi fa piacere e mi sprona ad approfondire quello che ritengo un argomento fondamentale per comprendere l'evoltuzione della Musica in un futuro ormai prossimo.
(to be continued...)
Ecco che la musica potrebbe essere qualcosa di simile, in particolare dal punto di vista estetico: si, una bella partitura, magari manoscritta, anche di una semplice canzone, ha ed avrà sicuramente un valore artistico ed estetico che potrà sfidare il tempo e le mode.
Qualcuno penserà che sono un inguaribile romantico e fuori dal tempo ma non è così. Mi permetto infatti di vantarmi di alcune idee che furono definite "folli" ai tempi, e che adesso sono consolidate come una normale fonte di businness: mi riferisco alle prime sperimentazioni del live in Internet che portai avanti con mia moglie Patrizia addirittura alla fine degli anni '80 per poi continuare negli anni 90 con il mio fido braccio destro Maurizio Tomberli; il mio primo contratto da Artista Indipendente (primo in Italia) con Itunes per vendere la mia musica on line, fino ad arrivare alle prime "lezioni on line" del 2004 e poi l'ultima idea: il "CONCERTO PRIVATO" del quale vado particolarmente fiero.
Tutto ciò a dimostrare che sono da sempre affascinato dalle innovazioni tecnologiche e da tutto ciò che può derivare da un utilizzo intelligente della tecnologia in genere.
Tornando però alla partitura musicale come oggetto da acquistare, da ammirare e da conservare, credo veramente che tutto ciò possa diventare una vera e propria forma di nuova linfa vitale per la Musica, che a tutt'oggi, ingabbiata in modelli oramai precostituiti quali il C.D. (?) l' Mp3 e tutti i supporti simili, rischia di implodere in un limbo di sottofondo perenne, come in molti casi già sta succedendo: basta pensare alla musica nei centri commerciali, negli aeroporti, nei ristoranti, nei negozi e via di seguito.
La partitura quindi come oggetto da ammirare, da conservare, da possedere, come un quadro, come un libro importante, come un mobile di valore. Qualcuno potrebbe obbiettare: ma se non so leggere la musica che me ne faccio di una partitura? Ebbene, la bellezza esteriore, non sempre necessita di una spiegazione oggettiva. Quante volte, di fronte ad un quadro o ad una scultura famosa, siamo rimasti affascinati pur non comprendendone il significato?
Tutto questo già succedeva nell' 800 fino agli inizi del '900; ovvero fino all'avvento della prima registrazione musicale.
La differenza abissale fra noi ed i nostri antenati è data dal fatto che noi abbiamo lo "streaming". In qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo, possiamo ascoltare quella partitura, suonata e realizzata dallo stesso autore o da altri artisti.
L'ascolto in streaming quindi utilizzato come il live di una volta, quando la musica la si poteva solo ascoltare frequentando teatri e sale da concerto. Ma quanti all'epoca avevano le possibilità economiche per tutto ciò?. Viva quindi la nostra tecnologia, la comunicazione, lo streaming e tutto ciò che ci può dare la possibilità di ascoltare quella musica che noi decidiamo di ascoltare.
Con l'occasione di queste mie elucubrazioni mentali, desidero farvi vedere due esempi di partitura scritta a mano, che possono sintetizzare quello che ho cercato di spiegare nelle mie considerazioni.
Il primo esempio è una piccola porzione di un mio manoscritto del 1986 che riporta la prima idea melodico-armonica di uno dei miei brani più conosciuti: Life in Music, che vide la luce proprio in quel periodo e fu inizialmente inserito come ultimo brano/esempio, nel mio libro Metodo per Pianoforte Pop-Rock ed. Berbèn, Ancona, 1987
Ed ecco, se volete, la mia Life in Music, gratuita in streaming su Spotify:
Walter Savelli – Life in Music
Il secondo esempio, molto più recente, è un piccolo spunto melodico armonico, che fa parte dell'immenso materiale compositivo prodotto da Claudio Baglioni, nel lungo periodo che ha preceduto la realizzazione dall'album Con Voi; album nel quale ho potuto partecipare come collaboratore di Claudio, alla analisi degli spunti da lui composti.
(ringrazio Claudio Baglioni, per avermi concesso la possibilità di condividere questo manoscritto).
(frase musicale protetta da Copyright 2013)
Questo è il mio pensiero attuale. So che non sono il solo a portare avanti queste idee; la cosa mi fa piacere e mi sprona ad approfondire quello che ritengo un argomento fondamentale per comprendere l'evoltuzione della Musica in un futuro ormai prossimo.
(to be continued...)
venerdì 7 marzo 2014
Questo è ciò che penso
Quando conobbi Claudio Baglioni, era il 1 maggio 1978.
Era la prima volta che incontravo dal vivo un artista così famoso, e mi fece uno strano effetto.
Dopo poche settimane mi ritrovai a Roma, per realizzare il primo 45 giri degli Extra: "Come sei". Baglioni (insieme a Foffo Bianchi) era diventato il nostro produttore e naturalmente seguì in studio tutte le fasi della realizzazione del brano.
In realtà devo dire che il mio background musicale era completamente diverso: ero abituato a suonare i brani dei Beatles, Rolling Stones, Spencer Davies Group, Chicago, e poi ancora Yes, Leon Russel, Elton John, David Bowie, Pink Floyd, fino ad arrivare ai virtuosismi di Jimy Smith, Brian Auger e di Emerson Lake and Palmer.
Il mio pensiero di quel periodo era rivolto sempre e comunque ad ottenere un virtuosismo esecutivo senza il quale un vero e proprio musicista rock non avrebbe avuto il diritto di essere considerato tale; questa era la convinzione della maggior parte dei musicisti della nostra generazione.
L'inizio della mia collaborazione in studio con Baglioni fu quindi molto curioso. Mi immaginavo di avere davanti il solito cantautore che aveva scritto delle belle canzoni "commerciali" e che, con un po' di fortuna, aveva avuto tutto quel successo che invece a noi mancava.
Ebbene, dopo pochi giorni (o forse dovrei dire addirittura dopo poche ore) mi accorsi che la realtà era completamente diversa!
Appena arrivati in studio, Claudio si mise al pianoforte per farci ascoltare il testo di "Come sei" che aveva appena completato e scoprii che utilizzava un tipo di accompagnamento e di posizioni armoniche che io stesso avevo utilizzato fino a quel momento. Inoltre, la sua voce, ascoltata a poco più di un metro di distanza, mi fece un effetto incredibile.
I giorni in studio si consumavano con la classica frenesia della realizzazione di un disco ed io, nel frattempo, scoprivo sempre di più il "musicista" Baglioni, la sua preparazione, la sua sensibilità armonica e melodica e la sua già enorme esperienza di studio di registrazione.
Fu una scoperta piacevolissima che in poco tempo ribaltò completamente tutto quello che avevo pensato di lui e della sua musica.
Tutto ciò successe anche al contrario ovvero anche lui, scoprì che non ero il solito tastierista rocchettaro un po' esaltato ma un musicista preparato e molto vicino al suo mondo armonico. Nacque quindi in pochissimo tempo una amicizia ed una stima reciproca, destinate ad alimentarsi vicendevolmente negli anni a venire.
Tutto questo accadeva 35 anni fa.
Durante questo lungo tempo, sono sempre rimasto accanto a Claudio, sia professionalmente che umanamente. L'ho visto crescere come artista, come musicista e come compositore ed ho avuto il privilegio di vivere in prima persona la maggior parte degli eventi musicali che lo hanno consacrato come il grande Artista che oggi tutti conosciamo.
Nel suo percorso evolutivo, Claudio ha composto alcuni brani che non mi sento più di considerare "canzoni" ma vere e proprie perle di musica popolare ad altissimo livello. Sarebbero tante quelle da citare; mi limiterò quindi a quei brani che amo particolarmente perchè a mio avviso sono i più affascinanti dal punto di vista armonico e melodico; chiedo perdono ai non musicisti se nella mia analisi, mi capiterà di utilizzare qualche termine tecnico, indispensabile alla spiegazione armonico/melodica dei brani che ho scelto:
Fotografie, Ragazze Dell'Est, Un po' di più, Uomini Persi, Tutto il Calcio Minuto per Minuto, Notte di Note Note di Notte, Stelle di Stelle, Domani Mai, Tamburi Lontani, Qui Dio non C'è, Pace, Fammi Andar Via, Bolero, Mal d'Universo, A domani, Grand'uomo, Quei Due, Avrai, Mille Giorni Di Te e di Me (considerata da molti oramai la "canzone perfetta").
Ebbene, questi brani, che sono solo una minima percentuale di tutta la produzione baglioniana, sono sufficienti a dimostrare l'altissimo livello compositivo, armonico, melodico e strutturale, raggiunto da Claudio nella sua carriera.
In ognuno di questi brani, si possono analizzare scelte armoniche innovative, molte volte inusuali nella composizione di una cosiddetta "canzone": alcune volte difficilissime anche nella loro esecuzione; basta pensare a Qui Dio Non C'è, con il suo ritmo di 5/4 o Fammi Andar Via con la sua progressione di accordi assolutamente complessa e di complicata memorizzazione).
Brani quindi che sembrano andare controcorrente rispetto alle regole del marketing musicale ancora oggi valide. Eppure, nonostante questo, si tratta di melodie e di armonie che sono entrate nel profondo del cuore di coloro che le hanno ascoltate ed hanno avuto la pazienza di approfondirle non soffermandosi al primo ascolto.
Un discorso a parte invece desidero farlo a proposito del nuovo lavoro "Con Voi".
Questo nuovo album mi ha visto partecipe in un ruolo abbastanza inusuale ma assolutamente affascinante.
In poche parole, Claudio, durante gli anni intercorsi fra l'ultimo album di inediti ("Sono Io l'Uomo della Storia Accanto" e l'attuale "Con Voi", ha continuato a comporre melodie e armonie, (quello che noi addetti ai lavori definiamo "spunti"): in sostanza non canzoni complete ma idee fondamentali, formate da 8 o 16 o qualche volta anche solo 4 battute musicali, che sono indispensabili alla costruzione di una canzone vera e propria.
Ebbene, di questi "spunti" ne aveva composti talmente tanti che ad un certo punto mi ha chiamato perchè lo aiutassi ad ascoltare e a capire quali fossero i più adatti a diventare le canzoni del nuovo album.
Io mi sono sentito così felice ed onorato per questa sua richiesta, che sono letteralmente volato a Roma per prendere il materiale: naturalmente mi aspettavo un CD con gli mp3, di solito infatti i compositori realizzano molto velocemente il provino del brano che stanno componendo o assemblando, registrando una semplice ma efficace versione piano e voce oppure chitarra e voce: questo tipo di registrazione immediata (un tempo su una semplice cassetta C 90 e adesso un mp3) ha un valore immenso: consente di riascoltare, magari uno o due giorni dopo, l'idea compositiva, valutandone a freddo la effettiva valenza.
Ebbene, al posto del CD mi sono visto consegnare un "librone" di musica e tanti altri fogli pentagrammati, pieni di frasi melodiche e di accordi!!
Erano tutte le idee musicali melodiche e armoniche scritte da Claudio sul pentagramma in tutti questi anni, con una calligrafia impeccabile ed una precisione inimmaginabile!!
Appena arrivato a casa, mi misi subito al pianoforte ed iniziai a suonare quelle frasi melodiche e quegli accordi, e via via che suonavo, la mia emozione cresceva perché ero consapevole che stavo ascoltando e anche toccando con mano (proprio così, toccare con mano la partitura manoscritta era una sensazione fantastica) quello che sarebbe stato il prossimo lavoro di Claudio dopo quasi 10 anni.
Lavorai per mesi su quel materiale; inutile dire che scoprii frasi bellissime e strutture armoniche ancora innovative.
Al termine del mio lavoro portai il risultato ovvero le mie valutazioni estetiche di tutto il materiale a Claudio e lui iniziò subito a lavorare per costruire e realizzare le canzoni che sono contenute nel nuovo bellissimo album "Con Voi"
Ed ecco il risultato: "E Noi Due Là", "In Un'altra Vita", "Gli Anni della Gioventù", "Dieci Dita" solo per citarne alcune, sono dei capolavori di melodia ed armonia, come pochi altri artisti nel panorama italiano, possono riuscire a produrre.
A questo punto, credo di aver detto tutto ciò che può essere utile alla comprensione del valore artistico e creativo di Claudio Baglioni, il quale, dopo quasi 45 anni di carriera, continua a lavorare nella musica, con lo stesso entusiasmo, determinazione e correttezza deontologica, dei primi anni della sua carriera.
Come avrete potuto notare, non ho assolutamente trattato l'argomento "testi" sul quale sicuramente ci sono persone molto più competenti del sottoscritto, ma credo comunque di poter affermare che i testi di Claudio, potranno in futuro essere studiati a scuola, esattamente come lo saranno nei conservatori, le sue composizioni.
con questo mio scritto, mi auguro di aver stimolato verso una attenta analisi ed approfondimento, tutti coloro che non hanno ancora scoperto o compreso appieno il valore di questo nostro grande Artista italiano.
alcune cose che ho raccontato, sono descritte nel mio libro
Backstage, ventimila giorni di note e di storie
Quando conobbi Claudio Baglioni, era il 1 maggio 1978.
Era la prima volta che incontravo dal vivo un artista così famoso, e mi fece uno strano effetto.
Dopo poche settimane mi ritrovai a Roma, per realizzare il primo 45 giri degli Extra: "Come sei". Baglioni (insieme a Foffo Bianchi) era diventato il nostro produttore e naturalmente seguì in studio tutte le fasi della realizzazione del brano.
In realtà devo dire che il mio background musicale era completamente diverso: ero abituato a suonare i brani dei Beatles, Rolling Stones, Spencer Davies Group, Chicago, e poi ancora Yes, Leon Russel, Elton John, David Bowie, Pink Floyd, fino ad arrivare ai virtuosismi di Jimy Smith, Brian Auger e di Emerson Lake and Palmer.
Il mio pensiero di quel periodo era rivolto sempre e comunque ad ottenere un virtuosismo esecutivo senza il quale un vero e proprio musicista rock non avrebbe avuto il diritto di essere considerato tale; questa era la convinzione della maggior parte dei musicisti della nostra generazione.
L'inizio della mia collaborazione in studio con Baglioni fu quindi molto curioso. Mi immaginavo di avere davanti il solito cantautore che aveva scritto delle belle canzoni "commerciali" e che, con un po' di fortuna, aveva avuto tutto quel successo che invece a noi mancava.
Ebbene, dopo pochi giorni (o forse dovrei dire addirittura dopo poche ore) mi accorsi che la realtà era completamente diversa!
Appena arrivati in studio, Claudio si mise al pianoforte per farci ascoltare il testo di "Come sei" che aveva appena completato e scoprii che utilizzava un tipo di accompagnamento e di posizioni armoniche che io stesso avevo utilizzato fino a quel momento. Inoltre, la sua voce, ascoltata a poco più di un metro di distanza, mi fece un effetto incredibile.
I giorni in studio si consumavano con la classica frenesia della realizzazione di un disco ed io, nel frattempo, scoprivo sempre di più il "musicista" Baglioni, la sua preparazione, la sua sensibilità armonica e melodica e la sua già enorme esperienza di studio di registrazione.
Fu una scoperta piacevolissima che in poco tempo ribaltò completamente tutto quello che avevo pensato di lui e della sua musica.
Tutto ciò successe anche al contrario ovvero anche lui, scoprì che non ero il solito tastierista rocchettaro un po' esaltato ma un musicista preparato e molto vicino al suo mondo armonico. Nacque quindi in pochissimo tempo una amicizia ed una stima reciproca, destinate ad alimentarsi vicendevolmente negli anni a venire.
Tutto questo accadeva 35 anni fa.
Durante questo lungo tempo, sono sempre rimasto accanto a Claudio, sia professionalmente che umanamente. L'ho visto crescere come artista, come musicista e come compositore ed ho avuto il privilegio di vivere in prima persona la maggior parte degli eventi musicali che lo hanno consacrato come il grande Artista che oggi tutti conosciamo.
Nel suo percorso evolutivo, Claudio ha composto alcuni brani che non mi sento più di considerare "canzoni" ma vere e proprie perle di musica popolare ad altissimo livello. Sarebbero tante quelle da citare; mi limiterò quindi a quei brani che amo particolarmente perchè a mio avviso sono i più affascinanti dal punto di vista armonico e melodico; chiedo perdono ai non musicisti se nella mia analisi, mi capiterà di utilizzare qualche termine tecnico, indispensabile alla spiegazione armonico/melodica dei brani che ho scelto:
Fotografie, Ragazze Dell'Est, Un po' di più, Uomini Persi, Tutto il Calcio Minuto per Minuto, Notte di Note Note di Notte, Stelle di Stelle, Domani Mai, Tamburi Lontani, Qui Dio non C'è, Pace, Fammi Andar Via, Bolero, Mal d'Universo, A domani, Grand'uomo, Quei Due, Avrai, Mille Giorni Di Te e di Me (considerata da molti oramai la "canzone perfetta").
Ebbene, questi brani, che sono solo una minima percentuale di tutta la produzione baglioniana, sono sufficienti a dimostrare l'altissimo livello compositivo, armonico, melodico e strutturale, raggiunto da Claudio nella sua carriera.
In ognuno di questi brani, si possono analizzare scelte armoniche innovative, molte volte inusuali nella composizione di una cosiddetta "canzone": alcune volte difficilissime anche nella loro esecuzione; basta pensare a Qui Dio Non C'è, con il suo ritmo di 5/4 o Fammi Andar Via con la sua progressione di accordi assolutamente complessa e di complicata memorizzazione).
Brani quindi che sembrano andare controcorrente rispetto alle regole del marketing musicale ancora oggi valide. Eppure, nonostante questo, si tratta di melodie e di armonie che sono entrate nel profondo del cuore di coloro che le hanno ascoltate ed hanno avuto la pazienza di approfondirle non soffermandosi al primo ascolto.
Un discorso a parte invece desidero farlo a proposito del nuovo lavoro "Con Voi".
Questo nuovo album mi ha visto partecipe in un ruolo abbastanza inusuale ma assolutamente affascinante.
In poche parole, Claudio, durante gli anni intercorsi fra l'ultimo album di inediti ("Sono Io l'Uomo della Storia Accanto" e l'attuale "Con Voi", ha continuato a comporre melodie e armonie, (quello che noi addetti ai lavori definiamo "spunti"): in sostanza non canzoni complete ma idee fondamentali, formate da 8 o 16 o qualche volta anche solo 4 battute musicali, che sono indispensabili alla costruzione di una canzone vera e propria.
Ebbene, di questi "spunti" ne aveva composti talmente tanti che ad un certo punto mi ha chiamato perchè lo aiutassi ad ascoltare e a capire quali fossero i più adatti a diventare le canzoni del nuovo album.
Io mi sono sentito così felice ed onorato per questa sua richiesta, che sono letteralmente volato a Roma per prendere il materiale: naturalmente mi aspettavo un CD con gli mp3, di solito infatti i compositori realizzano molto velocemente il provino del brano che stanno componendo o assemblando, registrando una semplice ma efficace versione piano e voce oppure chitarra e voce: questo tipo di registrazione immediata (un tempo su una semplice cassetta C 90 e adesso un mp3) ha un valore immenso: consente di riascoltare, magari uno o due giorni dopo, l'idea compositiva, valutandone a freddo la effettiva valenza.
Ebbene, al posto del CD mi sono visto consegnare un "librone" di musica e tanti altri fogli pentagrammati, pieni di frasi melodiche e di accordi!!
Erano tutte le idee musicali melodiche e armoniche scritte da Claudio sul pentagramma in tutti questi anni, con una calligrafia impeccabile ed una precisione inimmaginabile!!
Rimasi a bocca aperta come un bambino: tutto avrei potuto immaginare ma certo non la trascrizione (peraltro complessa quando si tratta di melodie cantate) su pentagramma.
E pensare che avevo tenuto un seminario poche settimane prima, proprio sul grande valore estetico, della musica "scritta" su pentagramma.
Compresi subito di avere una responsabilità immensa e durante il viaggio di ritorno appoggiai quel materiale di così grande valore, accanto a me, sul sedile del passeggero, guardandolo ogni tanto, sorridendo e pensando fra me e me: " ma quando finirò di imparare a conoscere Claudio!!"
Appena arrivato a casa, mi misi subito al pianoforte ed iniziai a suonare quelle frasi melodiche e quegli accordi, e via via che suonavo, la mia emozione cresceva perché ero consapevole che stavo ascoltando e anche toccando con mano (proprio così, toccare con mano la partitura manoscritta era una sensazione fantastica) quello che sarebbe stato il prossimo lavoro di Claudio dopo quasi 10 anni.
Lavorai per mesi su quel materiale; inutile dire che scoprii frasi bellissime e strutture armoniche ancora innovative.
Al termine del mio lavoro portai il risultato ovvero le mie valutazioni estetiche di tutto il materiale a Claudio e lui iniziò subito a lavorare per costruire e realizzare le canzoni che sono contenute nel nuovo bellissimo album "Con Voi"
Ed ecco il risultato: "E Noi Due Là", "In Un'altra Vita", "Gli Anni della Gioventù", "Dieci Dita" solo per citarne alcune, sono dei capolavori di melodia ed armonia, come pochi altri artisti nel panorama italiano, possono riuscire a produrre.
A questo punto, credo di aver detto tutto ciò che può essere utile alla comprensione del valore artistico e creativo di Claudio Baglioni, il quale, dopo quasi 45 anni di carriera, continua a lavorare nella musica, con lo stesso entusiasmo, determinazione e correttezza deontologica, dei primi anni della sua carriera.
Come avrete potuto notare, non ho assolutamente trattato l'argomento "testi" sul quale sicuramente ci sono persone molto più competenti del sottoscritto, ma credo comunque di poter affermare che i testi di Claudio, potranno in futuro essere studiati a scuola, esattamente come lo saranno nei conservatori, le sue composizioni.
con questo mio scritto, mi auguro di aver stimolato verso una attenta analisi ed approfondimento, tutti coloro che non hanno ancora scoperto o compreso appieno il valore di questo nostro grande Artista italiano.
alcune cose che ho raccontato, sono descritte nel mio libro
Backstage, ventimila giorni di note e di storie
domenica 2 marzo 2014
DOPO TANTO....
...mi sono deciso a scrivere nuovamente sul mio blog; è vero, lo avevo un po' lasciato in disparte per seguire Facebook e Twitter, ma oggi ho deciso di riprendere anche questa mia attività.
La prima cosa che mi viene in mente è il desiderio di ringraziare tutti voi, carissimi amici, che mi seguite giornalmente nelle pagine di FB e di Twitter, e che mi scrivete in privato domandandomi mille cose:
perchè non suoni più con Claudio?... dove trovo il tuo libro? .... posso mandarti i miei pezzi per avere un giudizio? ....quando vieni in concerto a .... Messina, Bari, Genova... ecc. ecc.
Bè dire che sono onorato per tutte le vostre richieste è il minimo. Il mio grande cruccio deriva dal fatto che queste pagine, sono gestite dal sottoscritto, ad esclusione di Walter Savelli Official, nella quale pagina sono fortunatamente aiutato da Camilla Savelli.
Potete quindi immaginare che sia impossibile per me rispondere a tutti anche solo con poche righe.
Ecco perchè ogni tanto decido di scrivere sul mio blog, con la speranza di poter accontentare tutti coloro ai quali non ho potuto rispondere.
Ecco dunque alcune delle risposte:
Non suono più con Claudio (Baglioni) per una mia scelta artistica, maturata nel 2000 e consolidata dopo il Tour Negli Stadi del 2003. Questo non ha assolutamente intaccato minimamente il rapposrto aritistco/umano fra me e Claudio, anzi, lo ha addirittura rinsaldato, a tal punto che la mia collaborazione esterna con Claudio continua e immagino continuerù ancora.
Il mio ultimo libro "Backstage, ventimila giorni di note e di storie" si trova solo on line su vari siti ma il mio consiglio è quello di utilizzare amazon.it: sito affidabile, veloce, perfetto.
Backstage, ventimila giorni di note e di storie
Tutti gli altri miei libri, tra i quali il "Metodo per Pop Rock, li potete trovare sempre on line oppure (nel caso del metodo) ordinandolo direttamente a www.berben.it
Non mandatemi i vostri brani, perchè non avrei il tempo per ascoltarli o per dare giudizi professionali: se proprio siete professionisti o aspiranti tali, e volete una vera e propria consulenza, allora scrivetemi a walter@waltersavelli.it.
Quando vieni in concerto a..... Bè sarei felicissimo di organizzare un tour teatrale ma come potete immaginare, non è assolutamente semplice, ma le cose si stanno evolvendo ed infatti avrò l'occasione di fare un concerto in teatro a Roma, prossimamente, e avrete per tempo tutte le informazioni.
Progetti:
fra le cose che sto organizzando vi ricordo che a breve terrò un miniconcerto per dimostrare come funziona il mio progetto
CONCERTO PRIVATO ON LINE
il miniconcerto sarà gratuito per tutti gli amici iscritti alle mie pagine di FB e di Twitter. A breve vi manderò tutti i dettagli per poterlo seguire.
Sto studiando e preparando gli arrangiamenti pianistici per il concerto che terrò a Roma, e nel frattempo sto scrivendo cose nuove che spero di terminare entro il 2014. Questo è un anno per me, particolarmente simbolico perchè il 24 dicembre 2014 saranno esattamente 50 anni dal mio primo concerto "professionale" con il mio primo gruppo i Guerrieri, e mi sto già adoperando per organizzare una grande festa nella quale tutti voi anche se virtualmente, sarete invitati.
Nel frattempo vi metto alcune foto divertenti dei Guerrieri in quel mitico periodo a metà degli anni ' 60
Ciao a tutto, a presto con le news :-)
...mi sono deciso a scrivere nuovamente sul mio blog; è vero, lo avevo un po' lasciato in disparte per seguire Facebook e Twitter, ma oggi ho deciso di riprendere anche questa mia attività.
La prima cosa che mi viene in mente è il desiderio di ringraziare tutti voi, carissimi amici, che mi seguite giornalmente nelle pagine di FB e di Twitter, e che mi scrivete in privato domandandomi mille cose:
perchè non suoni più con Claudio?... dove trovo il tuo libro? .... posso mandarti i miei pezzi per avere un giudizio? ....quando vieni in concerto a .... Messina, Bari, Genova... ecc. ecc.
Bè dire che sono onorato per tutte le vostre richieste è il minimo. Il mio grande cruccio deriva dal fatto che queste pagine, sono gestite dal sottoscritto, ad esclusione di Walter Savelli Official, nella quale pagina sono fortunatamente aiutato da Camilla Savelli.
Potete quindi immaginare che sia impossibile per me rispondere a tutti anche solo con poche righe.
Ecco perchè ogni tanto decido di scrivere sul mio blog, con la speranza di poter accontentare tutti coloro ai quali non ho potuto rispondere.
Ecco dunque alcune delle risposte:
Non suono più con Claudio (Baglioni) per una mia scelta artistica, maturata nel 2000 e consolidata dopo il Tour Negli Stadi del 2003. Questo non ha assolutamente intaccato minimamente il rapposrto aritistco/umano fra me e Claudio, anzi, lo ha addirittura rinsaldato, a tal punto che la mia collaborazione esterna con Claudio continua e immagino continuerù ancora.
Il mio ultimo libro "Backstage, ventimila giorni di note e di storie" si trova solo on line su vari siti ma il mio consiglio è quello di utilizzare amazon.it: sito affidabile, veloce, perfetto.
Backstage, ventimila giorni di note e di storie
Tutti gli altri miei libri, tra i quali il "Metodo per Pop Rock, li potete trovare sempre on line oppure (nel caso del metodo) ordinandolo direttamente a www.berben.it
Non mandatemi i vostri brani, perchè non avrei il tempo per ascoltarli o per dare giudizi professionali: se proprio siete professionisti o aspiranti tali, e volete una vera e propria consulenza, allora scrivetemi a walter@waltersavelli.it.
Quando vieni in concerto a..... Bè sarei felicissimo di organizzare un tour teatrale ma come potete immaginare, non è assolutamente semplice, ma le cose si stanno evolvendo ed infatti avrò l'occasione di fare un concerto in teatro a Roma, prossimamente, e avrete per tempo tutte le informazioni.
Progetti:
fra le cose che sto organizzando vi ricordo che a breve terrò un miniconcerto per dimostrare come funziona il mio progetto
CONCERTO PRIVATO ON LINE
il miniconcerto sarà gratuito per tutti gli amici iscritti alle mie pagine di FB e di Twitter. A breve vi manderò tutti i dettagli per poterlo seguire.
Sto studiando e preparando gli arrangiamenti pianistici per il concerto che terrò a Roma, e nel frattempo sto scrivendo cose nuove che spero di terminare entro il 2014. Questo è un anno per me, particolarmente simbolico perchè il 24 dicembre 2014 saranno esattamente 50 anni dal mio primo concerto "professionale" con il mio primo gruppo i Guerrieri, e mi sto già adoperando per organizzare una grande festa nella quale tutti voi anche se virtualmente, sarete invitati.
Nel frattempo vi metto alcune foto divertenti dei Guerrieri in quel mitico periodo a metà degli anni ' 60
Ciao a tutto, a presto con le news :-)
mercoledì 1 gennaio 2014
2014
2014: non mi dilungo sugli auguri perchè oramai è stato detto tutto ciò che era immaginabile, quindi aggiungo solo un banalissimo "Auguri a tutti" :-)
Avevo promesso news per il nuovo anno e sto infatti iniziando ad organizzarmi. Devo dire che sto ancora cercando di schiarirmi le idee ma intanto qualcosa comincia a venire fuori. Vediamo insieme:
A) "Backstage, ventimila giorni di note e di storie": non potevo immaginare un risultato migliore:
alcune settimane in classifica nei 100 libri più venduti di Amazon, nella categoria "Biografie" e "Musica"
accanto a mostri sacri quali Bruce Springsteen, Vasco Rossi, Jovanotti ecc...
Eppure non ho ancora iniziato una vera e propria promozione come si deve. Arriveranno proprio nelle prossime settimane, alcune interviste sui giornali, qualche passaggio televisivo e due presentazioni live che mi stanno particolarmente a cuore:
01) In gennaio, presentazione del libro presso il Negozio Ceccherini di Firenze, dove sarò ospite del
L.M.W.S. (Laboratorio Musicale Walter Savelli) di Maurizio Tomberli, nella sede centrale.
02) Presentazione libro e concerto, con spettacolo teatrale (location da definire) organizzato dalla prestigiosa Scuola di musica Ciac di Roma: data probabile, metà marzo.
B) Ho ricominciato a scrivere ed ho un mente una cosa molto particolare che ha a che fare con le canzoni più affascinanti di tutta la produzione di Claudio Baglioni (compreso l'ultimo periodo).
C) "Concerto Privato": l'idea è stata finalmente compresa dal pubblico ed io ne sono fiero. Credo che in un futuro prossimo il progetto "Concerto Privato" possa estendersi ad un vero e proprio concerto in streaming anche in occasione di un pubblico più vasto.
D) fra pochissimo, tutta la mia musica, attualmente in vendita su iTUNES, sarà disponibile per l'ascolto gratuito in streaming anche su Spotify (www.spotify.it)
Restiamo quindi in contatto: sarà mia cura tenervi informati su tutti gli sviluppi dei progetti che vi ho annunciato.
Intanto, per coloro che abitano in zona Firenze e Roma: stay in touch e mi raccomando: seguite le news su FB o su Twitter.
Buona vita e buona musica a tutti.
Dal cuore
Walter
CONCERTO PRIVATO
Backstage, ventimila giorni di note e di storie
Avevo promesso news per il nuovo anno e sto infatti iniziando ad organizzarmi. Devo dire che sto ancora cercando di schiarirmi le idee ma intanto qualcosa comincia a venire fuori. Vediamo insieme:
A) "Backstage, ventimila giorni di note e di storie": non potevo immaginare un risultato migliore:
alcune settimane in classifica nei 100 libri più venduti di Amazon, nella categoria "Biografie" e "Musica"
accanto a mostri sacri quali Bruce Springsteen, Vasco Rossi, Jovanotti ecc...
Eppure non ho ancora iniziato una vera e propria promozione come si deve. Arriveranno proprio nelle prossime settimane, alcune interviste sui giornali, qualche passaggio televisivo e due presentazioni live che mi stanno particolarmente a cuore:
01) In gennaio, presentazione del libro presso il Negozio Ceccherini di Firenze, dove sarò ospite del
L.M.W.S. (Laboratorio Musicale Walter Savelli) di Maurizio Tomberli, nella sede centrale.
02) Presentazione libro e concerto, con spettacolo teatrale (location da definire) organizzato dalla prestigiosa Scuola di musica Ciac di Roma: data probabile, metà marzo.
B) Ho ricominciato a scrivere ed ho un mente una cosa molto particolare che ha a che fare con le canzoni più affascinanti di tutta la produzione di Claudio Baglioni (compreso l'ultimo periodo).
C) "Concerto Privato": l'idea è stata finalmente compresa dal pubblico ed io ne sono fiero. Credo che in un futuro prossimo il progetto "Concerto Privato" possa estendersi ad un vero e proprio concerto in streaming anche in occasione di un pubblico più vasto.
D) fra pochissimo, tutta la mia musica, attualmente in vendita su iTUNES, sarà disponibile per l'ascolto gratuito in streaming anche su Spotify (www.spotify.it)
Restiamo quindi in contatto: sarà mia cura tenervi informati su tutti gli sviluppi dei progetti che vi ho annunciato.
Intanto, per coloro che abitano in zona Firenze e Roma: stay in touch e mi raccomando: seguite le news su FB o su Twitter.
Buona vita e buona musica a tutti.
Dal cuore
Walter
CONCERTO PRIVATO
Backstage, ventimila giorni di note e di storie
martedì 3 dicembre 2013
Pensieri ad alta voce
Ciao,
in questi ultimi mesi mi sono dedicato molto al mio nuovo libro, alla sua promozione, ed al mio nuovo progetto ovvero il
CONCERTO PRIVATO
Ebbene, adesso ho voglia di suonare, suonare, suonare... perchè sono e sempre sarò comunque un musicista.
In questi gironi mi sto preparando per un concerto che terrò il 21 dicembre a Bolzano; ebbene vorrei contemporaneamente, regalare qualche minuto di musica, a tutti gli amici di Facebook e di Twitter, che mi seguono ogni giorno.
Vediamoci su Facebook, venerdi 20 dicembre nel tardo pomeriggio.
Mi farà piacere salutarvi, ringraziarvi ed augurarvi Buone Feste a modo mio.
Vi aspetto.
Walter
Backstage, ventimila giorni di note e di storie
in questi ultimi mesi mi sono dedicato molto al mio nuovo libro, alla sua promozione, ed al mio nuovo progetto ovvero il
CONCERTO PRIVATO
Ebbene, adesso ho voglia di suonare, suonare, suonare... perchè sono e sempre sarò comunque un musicista.
In questi gironi mi sto preparando per un concerto che terrò il 21 dicembre a Bolzano; ebbene vorrei contemporaneamente, regalare qualche minuto di musica, a tutti gli amici di Facebook e di Twitter, che mi seguono ogni giorno.
Vediamoci su Facebook, venerdi 20 dicembre nel tardo pomeriggio.
Mi farà piacere salutarvi, ringraziarvi ed augurarvi Buone Feste a modo mio.
Vi aspetto.
Walter
Backstage, ventimila giorni di note e di storie
martedì 19 novembre 2013
Vi spiego il "Concerto Privato"
Il "Concerto Privato"
Forse qualcuno si domanderà che cos'è un concerto privato.
Molto semplice, cercherò di spiegarlo in poche parole.
In realtà la prima domanda che ci si dovrebbe porre è: perchè un concerto privato?
Be', dobbiamo fare un piccolo passo indietro.
Come per ogni musicista che si rispetti, il concerto live è il momento più importante nella vita di un artista, proprio perchè la voglia di suonare in pubblico è quella molla che ti spinge a comporre, realizzare, produrre la tua musica per poterla far ascoltare agli altri ovvero il "pubblico".
Purtroppo però in questi tempi complicati e difficili, organizzare un concerto dal vivo è sempre più complesso: problemi di costi, di organizzazione, di budget, di burocrazia , quindi, se non sei un artista da "hit parade" è molto difficile se non impossibile che una agenzia possa investire nel tuo progetto.
Comprensibilissimo e nonostante tutto, condivisibile.
Ma la voglia di suonare dal "vivo" rimane, anzi, si autoalimenta con il passare del tempo.
E qui, arriva in aiuto la tecnologia e la comunicazione totale grazie alla rete.
I miei primi esperimenti di "live on line" risalgono addirittura alla fine degli anni 90, quando la rete andava a "56 k" ( si può dire che i bytes passeggiavano in rete come dei pensionati la domenica pomeriggio) quindi il risultato era addirittura comico. Le immagini andavano a scatti e l'audio era inudibile.
Adesso, 13 anni dopo quei primi esperimenti, abbiamo una rete che ci permette di trasmettere in streaming, video audio (stereo) con qualità ottima, quasi come se fossimo una vera e propria tv in diretta.
Ecco che è stato sufficiente fare 2+2 = 4; se non posso suonare dal vivo fisicamente, suonerò dal vivo on line!
Da qui è nata l'dea del "Concerto Privato": un vero e proprio mini-concerto della durata di 20/25 minuti ca, rivolto non a tante persone ma solamente a coloro che lo hanno richiesto, magari per festeggiare un anniversario di matrimonio, un compleanno, una festa di laurea o comunque qualsiasi evento che si desideri festeggiare.
Durante questi concerti privati voi diventate il mio pubblico privato, ed io sono il vostro artista privato.
Suonerò la mia musica e potrò farvi gli auguri in diretta. Potremo interagire in chat (cosa che ci pone un passo avanti rispetto alla TV tradizionale) e, a termine del concerto, dopo poche ore voi potrete ricevere un file video audio, in alta qualità con la registrazione totale dell'evento, che rimarrà nel vostro archivio privato per rivederlo in qualsiasi momento, da soli o con i vostri amici più cari.
Come fare? Niente di più semplice; se l'idea vi sembra divertente, scrivete senza nessun impegno a
camilla@waltersavelli.it ed avrete tutte le informazioni necessarie.
Intanto ecco il link allo spot che pubblicizza il mio Concerto Privato.
Molto semplice, cercherò di spiegarlo in poche parole.
In realtà la prima domanda che ci si dovrebbe porre è: perchè un concerto privato?
Be', dobbiamo fare un piccolo passo indietro.
Come per ogni musicista che si rispetti, il concerto live è il momento più importante nella vita di un artista, proprio perchè la voglia di suonare in pubblico è quella molla che ti spinge a comporre, realizzare, produrre la tua musica per poterla far ascoltare agli altri ovvero il "pubblico".
Purtroppo però in questi tempi complicati e difficili, organizzare un concerto dal vivo è sempre più complesso: problemi di costi, di organizzazione, di budget, di burocrazia , quindi, se non sei un artista da "hit parade" è molto difficile se non impossibile che una agenzia possa investire nel tuo progetto.
Comprensibilissimo e nonostante tutto, condivisibile.
Ma la voglia di suonare dal "vivo" rimane, anzi, si autoalimenta con il passare del tempo.
E qui, arriva in aiuto la tecnologia e la comunicazione totale grazie alla rete.
I miei primi esperimenti di "live on line" risalgono addirittura alla fine degli anni 90, quando la rete andava a "56 k" ( si può dire che i bytes passeggiavano in rete come dei pensionati la domenica pomeriggio) quindi il risultato era addirittura comico. Le immagini andavano a scatti e l'audio era inudibile.
Adesso, 13 anni dopo quei primi esperimenti, abbiamo una rete che ci permette di trasmettere in streaming, video audio (stereo) con qualità ottima, quasi come se fossimo una vera e propria tv in diretta.
Ecco che è stato sufficiente fare 2+2 = 4; se non posso suonare dal vivo fisicamente, suonerò dal vivo on line!
Da qui è nata l'dea del "Concerto Privato": un vero e proprio mini-concerto della durata di 20/25 minuti ca, rivolto non a tante persone ma solamente a coloro che lo hanno richiesto, magari per festeggiare un anniversario di matrimonio, un compleanno, una festa di laurea o comunque qualsiasi evento che si desideri festeggiare.
Durante questi concerti privati voi diventate il mio pubblico privato, ed io sono il vostro artista privato.
Suonerò la mia musica e potrò farvi gli auguri in diretta. Potremo interagire in chat (cosa che ci pone un passo avanti rispetto alla TV tradizionale) e, a termine del concerto, dopo poche ore voi potrete ricevere un file video audio, in alta qualità con la registrazione totale dell'evento, che rimarrà nel vostro archivio privato per rivederlo in qualsiasi momento, da soli o con i vostri amici più cari.
Come fare? Niente di più semplice; se l'idea vi sembra divertente, scrivete senza nessun impegno a
camilla@waltersavelli.it ed avrete tutte le informazioni necessarie.
Intanto ecco il link allo spot che pubblicizza il mio Concerto Privato.
Vi aspetto
venerdì 15 novembre 2013
Feedback
Ho utilizzato il termine inglese "feedback" che significa "ritorno"per due motivi: primo, perchè di questi tempi un termine inglese fa sempre più "figo" di una parola italiana; secondo perchè mi avvicina come assonanza a ...feed - back -- backstage, che è la prima parola del titolo del mio libro.
Be' sto scherzando ovviamente ma vorrei proprio parlare ancora una volta del mio libro e questa volta non per promuoverlo (già lo stanno facendo sulla mia pagina ufficiale, le persone del mio staff) ma per raccontarvi e mettervi al corrente dei miei pensieri su questo mio ultimo lavoro.
Quando iniziai a scriverlo, ebbi qualche dubbio e questo è lecito per un autore anzi addirittura auspicabile, visto che si tratta comunque e sempre di creatività, ma dopo un po' di pagine, iniziai a divertirmi come non mi capitava da tempo. Quando lo ebbi finalmente terminato, mi resi conto che avevo fatto bene ad andare avanti. Se non altro perchè scriverlo mi aveva dato delle sensazioni positive, mi aveva obbligato a ricordare cose ed eventi fino a 50 indietro nella mia vita e mi aveva aiutato a posizionare questi tanti anni di attività sul un simbolico tavolo, davanti ai miei occhi.
Il passato quindi mi si presentava come una linea orizzontale davanti a me, che scorreva da sinistra verso destra con tutti i suoi eventi, date, ricordi, memorie. "Bello! E' stato bello scriverlo e chissà cosa penseranno le persone che lo leggeranno": questo fu il mio primo pensiero dopo averlo riletto ed essere arrivato davanti all'ultima pagina.
Oggi, il vostro feedback mi sta arrivando giornalmente, grazie a FB, a Twitter, alle mail, alle recensioni sui vari siti dove il mio libro viene venduto e devo dire che le cose che avete scritto e che mi state scrivendo tutt'ora mi colpiscono molto perchè mi dimostrano che ho raggiunto il risultato che mi ero prefissato ovvero: raccontare tutta la verità, anzi le verità legate alla mia storia, mettendo a nudo in qualche caso, addirittura cose private che non avevo mai rivelato a nessuno se non ai miei familiari più stretti. Ebbene, evidentemente queste "verità" hanno raggiunto il cuore di molti di voi e io mi ritengo quindi soddisfatto del mio lavoro come non avrei mai sperato.
Grazie di cuore a tutti e permettetemi nuovamente di ricordare che gli Artisti Indipendenti (ed sono tale) hanno bisogno dell'aiuto di tutti per la comunicazione delle loro opere quindi, ringrazio ancora tutti coloro che vorranno aiutarmi a far sapere che "Backstage, ventimila giorni di note e di storie" esiste, ed un libro che può far sorridere e di questi tempi credo che sia la cosa di cui abbiamo più bisogno.
Buona vita e buone note a tutti
Walter
Backstage, ventimila giorni di note e di storie
Be' sto scherzando ovviamente ma vorrei proprio parlare ancora una volta del mio libro e questa volta non per promuoverlo (già lo stanno facendo sulla mia pagina ufficiale, le persone del mio staff) ma per raccontarvi e mettervi al corrente dei miei pensieri su questo mio ultimo lavoro.
Quando iniziai a scriverlo, ebbi qualche dubbio e questo è lecito per un autore anzi addirittura auspicabile, visto che si tratta comunque e sempre di creatività, ma dopo un po' di pagine, iniziai a divertirmi come non mi capitava da tempo. Quando lo ebbi finalmente terminato, mi resi conto che avevo fatto bene ad andare avanti. Se non altro perchè scriverlo mi aveva dato delle sensazioni positive, mi aveva obbligato a ricordare cose ed eventi fino a 50 indietro nella mia vita e mi aveva aiutato a posizionare questi tanti anni di attività sul un simbolico tavolo, davanti ai miei occhi.
Il passato quindi mi si presentava come una linea orizzontale davanti a me, che scorreva da sinistra verso destra con tutti i suoi eventi, date, ricordi, memorie. "Bello! E' stato bello scriverlo e chissà cosa penseranno le persone che lo leggeranno": questo fu il mio primo pensiero dopo averlo riletto ed essere arrivato davanti all'ultima pagina.
Oggi, il vostro feedback mi sta arrivando giornalmente, grazie a FB, a Twitter, alle mail, alle recensioni sui vari siti dove il mio libro viene venduto e devo dire che le cose che avete scritto e che mi state scrivendo tutt'ora mi colpiscono molto perchè mi dimostrano che ho raggiunto il risultato che mi ero prefissato ovvero: raccontare tutta la verità, anzi le verità legate alla mia storia, mettendo a nudo in qualche caso, addirittura cose private che non avevo mai rivelato a nessuno se non ai miei familiari più stretti. Ebbene, evidentemente queste "verità" hanno raggiunto il cuore di molti di voi e io mi ritengo quindi soddisfatto del mio lavoro come non avrei mai sperato.
Grazie di cuore a tutti e permettetemi nuovamente di ricordare che gli Artisti Indipendenti (ed sono tale) hanno bisogno dell'aiuto di tutti per la comunicazione delle loro opere quindi, ringrazio ancora tutti coloro che vorranno aiutarmi a far sapere che "Backstage, ventimila giorni di note e di storie" esiste, ed un libro che può far sorridere e di questi tempi credo che sia la cosa di cui abbiamo più bisogno.
Buona vita e buone note a tutti
Walter
Backstage, ventimila giorni di note e di storie

sabato 19 ottobre 2013
Quante volte Claudio è stato "avanti"?
Ieri sera mentre stavo guardando il TG, hanno passato il servizio sul concerto a sorpresa che ha tenuto il mio amico Paul (Mc Cartney) al Cover Garden di Londra. Aveva fatto la stessa cosa anche una settimana fa in Times Square a NewYork. Fantastico! Le persone che si sono trovate li per caso sono rimaste ovviamente a bocca aperta e si sono godute quel concerto imprevisto, di uno dei più grandi artisti della Storia del Rock.
Subito dopo però mi sono detto: "ma noi avevamo già fatto la stessa cosa addirittura 22 anni fa!"
Ed allora mi messo messo a fare un gioco che faccio spesso: il gioco della memoria.
Mi diverto a ritornare indietro nel tempo e a verificare eventi e date, senza l'aiuto di un diario ma solo con la mia memoria.
Mi sono accorto allora che di cose all'avanguardia o come si dice oggi "avanti, Claudio (Baglioni) e noi musicisti con lui, ne abbiamo fatte veramente tante. Oggi mi piace ricordare con voi le più eclatanti,
- Settembre 1982, tour "Alè-oò": il concerto all'Arsenale di Venezia, riaperto dopo secoli, per quella occasione: suonammo praticamente "sull'acqua":
- estate 1986: tour "Assolo": Claudio ebbe il coraggio di suonare da solo davanti agli stadi gremiti di pubblico, per un vero e proprio tour: il concerto durava oltre 3 ore e lui era sempre e solo "da solo" sul palco, con una miriade di strumenti intorno a lui.
- Gennaio 1991: tour a sorpresa nelle discoteche in giro per l'Italia: Claudio era da settimane primo in classifica con il disco "Oltre" e noi spuntavamo sui palchi delle discoteche come se nulla fosse, tenendo un miniconcerto per le persone che erano li per ballare. Le espressioni di stupore del pubblico non potrò mai dimenticarle.
-marzo 1991: Concerto a sorpresa con un camion, in giro per le strade di Roma. Assolutamente fantastico.
- 3-5 luglio 1991: Il concerto allo stadio Flaminio, in seguito denominato "Oltre una bellissima notte,"
per la prima volta in Italia, con un palco al centro di uno stadio ed il pubblico seduto intorno. (l'idea del palco al centro fu ripresa in seguito da altri artisti a livello internazionale):
-settembre 1995: il concerto a Castelluccio da Norcia: primo di una serie di concerti su un camion giallo.
- gennaio/maggio 1996: Tour Rosso: un palco "non palco" con una disposizione dei musicisti, assolutamente inimmaginabile. Inutile tentare di spiegarlo: il tour Rosso va solamente visto.
- settembre 1996: Tour Giallo Elettrico: ancora sul Camion giallo
- Luglio- agosto 1998: i concerti "Da me a te" negli stadi italiani, con una superband e contornati da ballerini, saltimbanchi e performers.
- 2003: Concerti negli stadi "Tutto in un abbraccio": anche questa volta una band, un'orchestra e centinaia di presenze sul palco al centro, fra ballerini, ginnasti e performers.
Mi fermo qui, perchè credo sia sufficiente.
Tutto questo per il mio gioco della memoria ma non solo; parlando infatti di artisti che sono stati "avanti" credo che il sig. Baglioni abbia un posto fondamentale nell'olimpo della musica italiana.
E adesso? L'operazione "Con Voi " è la dimostrazione che ancora oggi e chissà per quanto tempo ancora, Claudio si divertirà ad immaginare cose "avanti" per il suo pubblico e per se stesso.
Buona musica a tutti
Walter
Backstage, ventimila giorni di note e di storie
Subito dopo però mi sono detto: "ma noi avevamo già fatto la stessa cosa addirittura 22 anni fa!"
Ed allora mi messo messo a fare un gioco che faccio spesso: il gioco della memoria.
Mi diverto a ritornare indietro nel tempo e a verificare eventi e date, senza l'aiuto di un diario ma solo con la mia memoria.
Mi sono accorto allora che di cose all'avanguardia o come si dice oggi "avanti, Claudio (Baglioni) e noi musicisti con lui, ne abbiamo fatte veramente tante. Oggi mi piace ricordare con voi le più eclatanti,
- Settembre 1982, tour "Alè-oò": il concerto all'Arsenale di Venezia, riaperto dopo secoli, per quella occasione: suonammo praticamente "sull'acqua":
- estate 1986: tour "Assolo": Claudio ebbe il coraggio di suonare da solo davanti agli stadi gremiti di pubblico, per un vero e proprio tour: il concerto durava oltre 3 ore e lui era sempre e solo "da solo" sul palco, con una miriade di strumenti intorno a lui.
- Gennaio 1991: tour a sorpresa nelle discoteche in giro per l'Italia: Claudio era da settimane primo in classifica con il disco "Oltre" e noi spuntavamo sui palchi delle discoteche come se nulla fosse, tenendo un miniconcerto per le persone che erano li per ballare. Le espressioni di stupore del pubblico non potrò mai dimenticarle.
-marzo 1991: Concerto a sorpresa con un camion, in giro per le strade di Roma. Assolutamente fantastico.
- 3-5 luglio 1991: Il concerto allo stadio Flaminio, in seguito denominato "Oltre una bellissima notte,"
per la prima volta in Italia, con un palco al centro di uno stadio ed il pubblico seduto intorno. (l'idea del palco al centro fu ripresa in seguito da altri artisti a livello internazionale):
-settembre 1995: il concerto a Castelluccio da Norcia: primo di una serie di concerti su un camion giallo.
- gennaio/maggio 1996: Tour Rosso: un palco "non palco" con una disposizione dei musicisti, assolutamente inimmaginabile. Inutile tentare di spiegarlo: il tour Rosso va solamente visto.
- settembre 1996: Tour Giallo Elettrico: ancora sul Camion giallo
- Luglio- agosto 1998: i concerti "Da me a te" negli stadi italiani, con una superband e contornati da ballerini, saltimbanchi e performers.
- 2003: Concerti negli stadi "Tutto in un abbraccio": anche questa volta una band, un'orchestra e centinaia di presenze sul palco al centro, fra ballerini, ginnasti e performers.
Mi fermo qui, perchè credo sia sufficiente.
Tutto questo per il mio gioco della memoria ma non solo; parlando infatti di artisti che sono stati "avanti" credo che il sig. Baglioni abbia un posto fondamentale nell'olimpo della musica italiana.
E adesso? L'operazione "Con Voi " è la dimostrazione che ancora oggi e chissà per quanto tempo ancora, Claudio si divertirà ad immaginare cose "avanti" per il suo pubblico e per se stesso.
Buona musica a tutti
Walter
Backstage, ventimila giorni di note e di storie
lunedì 23 settembre 2013
domenica 15 settembre 2013
…e
non sono più “solo canzonette”.
Sono
un musicista e faccio questo di lavoro ( da 50 anni) quindi, nel momento in cui non suono e
non compongo, ascolto.
Devo
dire che molto di quello che ascolto da un po’ di tempo, non mi convince (cerco
sempre di utilizzare il meno possibile il verbo “non mi piace”, per il rispetto
che porto verso tutti coloro che fanno il mio mestiere).
Non
nego che ci sia ogni tanto qualche buona produzione e qualche buon pezzo, di
quelli che ti fanno soffermare su un ascolto approfondito che per noi
musicisti, solitamente è rivolto alle armonie, alla melodia e
all’arrangiamento, ma tutto ciò sta diventando sempre più raro. Mi rendo conto
perfettamente che di questi tempi è veramente difficile inventare qualcosa di
nuovo e di stimolante ma questo non è un alibi sufficiente per rinunciare a
tentare vie nuove.
Ma
se le vie nuove non si trovano, allora che fare? Semplice (forse): ripercorrere le vie precedenti cercando
degli itinerari alternativi o
paralleli.
Nel
caso della musica popolare ad esempio, il nuovo percorso potrebbe essere un
approfondimento culturale di ciò che è stato già fatto. Mi spiego meglio: le
canzoni o peggio ancora come termine le “canzonette”, sono nate come
espressione popolare di un linguaggio semplice e leggero.
Questo
succedeva agli inizi di questo percorso ma adesso, dopo oltre mezzo secolo di
musica pop, si può e si deve alzare il livello di questa musica che non deve
vergognarsi di essere “popolare” in quanto tale, ma cercare di ritagliarsi il
giusto ruolo accanto alle altre forme di musica colta quali la musica classica
ed il jazz.
Naturalmente,
per fare questo si deve iniziare dal rimettere in discussione molte di quelle
certezze che hanno contribuito fino ad ora, a costruire musica che avesse
l’opportunità di essere commerciale ovvero di essere musica di largo consumo.
Niente
di male e lungi da me l’idea di considerarmi un severo censore di quella musica
che ha consentito di conseguire nel tempo ottimi risultati a chi l’ha composta,
realizzata, confezionata e venduta.
Oggi
però le cose sono cambiate completamente, i meccanismi che fino ad ora hanno
funzionato, sono completamente sparigliati e quindi ci si deve o ci si dovrebbe domandare se non sia il caso
di tentare appunto, nuovi percorsi musicali.
Riprendendo
il concetto precedente, sono convinto che questo farebbe sicuramente del bene
alla musica e probabilmente aprirebbe nuove strade e nuove alternative a quella
che ancora oggi molti continuano a definire musica “leggera”.
Ebbene,
c’è qualcuno che da un bel po’ di tempo ha capito questo e sta cercando di
portare avanti un lavoro di evoluzione della nostra musica in tutte quelle
componenti che formano un brano moderno: armonia, melodia, testo e struttura.
Sto
parlando di Claudio Baglioni e della sua nuova produzione iniziata con il brano
“Con Voi” in questo nuovo percorso a tappe attraverso il quale Claudio ci sta
conducendo per mano, dentro al suo nuovo lavoro.
Brani
nuovi, alcuni più tradizionali ed altri particolarmente innovativi, ma tutti
sicuramente fuori da quelle regole che abbiamo citato precedentemente.
Brani lunghi, quasi tutti oltre quei tempi massimi imposti (!?!?) dalle regole della discografia e
delle radio. Solo per questo “hats off” al lavoro di Baglioni! Una vera e propria piccola rivoluzione portata
avanti con una determinazione, coerenza ed onestà artistica assolutamente rare
nel panorama musicale italiano.
Ma
Claudio non si è fermato solo a questo. Nella sua continua ricerca armonica e
melodica, peraltro iniziata già dai tempi di “Oltre”, il capolavoro della
musica italiana degli ultimi 25 anni,
Claudio ha probabilmente raggiunto un risultato compositivo che, se non
analizzato con attenzione, potrebbe passare inosservato ai meno attenti: le sue canzoni sono
diventate dei veri e propri gioielli di strutture compositive, che pur
mantenendo una fruibilità a livello popolare, hanno oramai una dimensione che
non può più essere configurata nella semplice denominazione di “canzone”.
Per
tutti, le mie preferite:
E
noi due là
In
un’altra vita
Con
Voi
Dieci
Dita
L’ultima
cosa che farò
In
cammino
Va
tutto bene
E
chi c’ammazza
Per i musicisti: consiglio una
analisi attenta ed approfondita delle armonie,
delle melodie e delle strutture dei brani che ho elencato.
E a questo
punto posso affermare con certezza che in questo caso:
“non sono
più solo canzonette”.
sabato 8 giugno 2013
DIECI DITA di Claudio Baglioni
Ancora una volta, un assoluto bisogno di verità e di chiarezza.
L'argomento questa volta è "Dieci Dita" il nuovo brano di Claudio Baglioni.
In giro per la Rete, ho letto cose molto buffe ed inesatte a proposito di questo brano.
Molti fanno riferimento al brano "A Whiter Shade Of Pale" dei Procol Harum come se questo fosse una sorta di "plagio".
Ebbene cominciamo a spiegare qualcosa:
Nella musica cosiddetta "leggera" (termine che ho tolto dal mio vocabolario, sostituendolo con "musica moderna") si possono identificare due componenti fondamentali:
La Melodia e l'Armonia.
La prima, è quella che ti permette di riconoscere una canzone da un'altra, di cantarla con la tua voce e di ricordarla nel tempo.
La seconda ovvero l'Armonia, (tutto ciò che sta sotto alla voce del cantante) è quella che evoca le sensazioni più belle nell'animo dell'ascoltatore: emozione, allegria, tristezza, gioia.
Dunque, l'armonia è composta dagli accordi (i non addetti ai lavori mi perdonino, ma non riesco a spiegare senza utilizzare alcuni termini tecnici) i quali sono a disposizione di tutti coloro che compongono, a tal punto che io spesso nei miei libri li definisco "patrimonio dell'umanità"!
Ebbene, questi "accordi" sono tanti , ma sono un numero finito: questo significa che molte canzoni, sono composte sulla base di accordi comuni e tutto ciò è assolutamente normale.
Se infatti ripensiamo alle bellissime canzoni degli anni '50 cantate da Paul Anka, Neil Sedaka, Elvis Priesley, Pat Boone e tanti altri, potremmo riascoltare accordi simili nella maggior parte delle canzoni degli artisti che ho citato.
Ciò vuol dire che c'è in atto un plagio? Assolutamente no!! Sono solo stati utilizzati dei "giri armonici " (ancora perdono...) simili che hanno prodotto melodie completamente diverse l'una dall'altra.
Potremmo citare tantissimi altri brani che hanno strutture armoniche simili anche a livello nazionale:
Il Cielo in una Stanza (Gino Paoli), La Gatta (Gino Paoli), Ti amo (Umberto Tozzi), Tu (UmbertoTozzi) ... ma l'elenco potrebbe andare avanti ancora per molto.
Dunque il caso di Dieci Dita di Claudio è esattamente lo stesso: ovvero, l'utilizzo, nella sola strofa, di una progressione armonica "discendente" simile a tanti altri brani fra i quali "A Whiter Shade Of Pale" (Claudio stesso, geniale utilizzatore dell'armonia moderna, aveva già utilizzato situazioni armoniche simili in altri suoni brani) con una melodia assolutamente diversa, personale e riconoscibilissima nel suo stile compositivo.
Se poi la nostra analisi estetica si dovesse occupare anche dell'inciso, allora il discorso sarebbe ancora più elaborato e complesso: un inciso con una melodia struggente, paragonabile, senza falsi pudori, alle più belle melodie operistiche (Puccini, Mascagni ecc.)... ma questa è un'altra storia ed avrò occasione di poterla spiegare approfonditamente.
Sempre e solo per il bisogno di verità
Buon "Dieci Dita" a tutti voi.
L'argomento questa volta è "Dieci Dita" il nuovo brano di Claudio Baglioni.
In giro per la Rete, ho letto cose molto buffe ed inesatte a proposito di questo brano.
Molti fanno riferimento al brano "A Whiter Shade Of Pale" dei Procol Harum come se questo fosse una sorta di "plagio".
Ebbene cominciamo a spiegare qualcosa:
Nella musica cosiddetta "leggera" (termine che ho tolto dal mio vocabolario, sostituendolo con "musica moderna") si possono identificare due componenti fondamentali:
La Melodia e l'Armonia.
La prima, è quella che ti permette di riconoscere una canzone da un'altra, di cantarla con la tua voce e di ricordarla nel tempo.
La seconda ovvero l'Armonia, (tutto ciò che sta sotto alla voce del cantante) è quella che evoca le sensazioni più belle nell'animo dell'ascoltatore: emozione, allegria, tristezza, gioia.
Dunque, l'armonia è composta dagli accordi (i non addetti ai lavori mi perdonino, ma non riesco a spiegare senza utilizzare alcuni termini tecnici) i quali sono a disposizione di tutti coloro che compongono, a tal punto che io spesso nei miei libri li definisco "patrimonio dell'umanità"!
Ebbene, questi "accordi" sono tanti , ma sono un numero finito: questo significa che molte canzoni, sono composte sulla base di accordi comuni e tutto ciò è assolutamente normale.
Se infatti ripensiamo alle bellissime canzoni degli anni '50 cantate da Paul Anka, Neil Sedaka, Elvis Priesley, Pat Boone e tanti altri, potremmo riascoltare accordi simili nella maggior parte delle canzoni degli artisti che ho citato.
Ciò vuol dire che c'è in atto un plagio? Assolutamente no!! Sono solo stati utilizzati dei "giri armonici " (ancora perdono...) simili che hanno prodotto melodie completamente diverse l'una dall'altra.
Potremmo citare tantissimi altri brani che hanno strutture armoniche simili anche a livello nazionale:
Il Cielo in una Stanza (Gino Paoli), La Gatta (Gino Paoli), Ti amo (Umberto Tozzi), Tu (UmbertoTozzi) ... ma l'elenco potrebbe andare avanti ancora per molto.
Dunque il caso di Dieci Dita di Claudio è esattamente lo stesso: ovvero, l'utilizzo, nella sola strofa, di una progressione armonica "discendente" simile a tanti altri brani fra i quali "A Whiter Shade Of Pale" (Claudio stesso, geniale utilizzatore dell'armonia moderna, aveva già utilizzato situazioni armoniche simili in altri suoni brani) con una melodia assolutamente diversa, personale e riconoscibilissima nel suo stile compositivo.
Se poi la nostra analisi estetica si dovesse occupare anche dell'inciso, allora il discorso sarebbe ancora più elaborato e complesso: un inciso con una melodia struggente, paragonabile, senza falsi pudori, alle più belle melodie operistiche (Puccini, Mascagni ecc.)... ma questa è un'altra storia ed avrò occasione di poterla spiegare approfonditamente.
Sempre e solo per il bisogno di verità
Buon "Dieci Dita" a tutti voi.
martedì 21 maggio 2013
Un Concerto Privato ovvero un "Concerto Firmato"
Da sempre, ho provato una leggera invidia verso i creatori di moda che poi hanno la possibilità di "firmare" le loro creazioni quindi dare un valore aggiunto alla propria creatività.
Nella musica questo non è possibile: si, è vero che quando scrivo un pezzo e lo deposito alla SIAE, lo devo necessariamente firmare quindi sono l'unico creatore di quella melodia, ma non è la stessa cosa.
Semplicemente perchè il mio brano, subito dopo, potrà essere suonato, arrangiato, editato e stravolto da tutti coloro che lo desiderano quindi l'opera di creatività rimane mia ma la realizzazione sonora e quindi ciò che arriva agli orecchi del fruitore finale (ovvero il pubblico) può cambiare molto.
In realtà invece il Concerto Privato si può definire un vero e proprio "Concerto Firmato": infatti, ciò che io suono, racconto, dedico durante il concerto, è rivolto solo ed esclusivamente a quella persona che lo avrà scelto (quindi acquistato) e che al termine, riceverà un file mp4 unico e personale che potrà tenere in archivio mostrandolo solo alle persone che avrà scelto proprio come un quadro, un gioiello o un mobile d'autore.
Quando ho immaginato il Concerto Privato, non ho pensato a tutto questo, ma facendo qualche riflessione sono giunto a queste conclusioni: forse questo è l'unico modo per poter "firmare" la propria musica e la propria creatività comprendendo in questa firma il "suono", il "testo" e le "immagini".
Benvenuti quindi al mio "Concerto Privato Firmato"
CONCERTO PRIVATO "FIRMATO"
Nella musica questo non è possibile: si, è vero che quando scrivo un pezzo e lo deposito alla SIAE, lo devo necessariamente firmare quindi sono l'unico creatore di quella melodia, ma non è la stessa cosa.
Semplicemente perchè il mio brano, subito dopo, potrà essere suonato, arrangiato, editato e stravolto da tutti coloro che lo desiderano quindi l'opera di creatività rimane mia ma la realizzazione sonora e quindi ciò che arriva agli orecchi del fruitore finale (ovvero il pubblico) può cambiare molto.
In realtà invece il Concerto Privato si può definire un vero e proprio "Concerto Firmato": infatti, ciò che io suono, racconto, dedico durante il concerto, è rivolto solo ed esclusivamente a quella persona che lo avrà scelto (quindi acquistato) e che al termine, riceverà un file mp4 unico e personale che potrà tenere in archivio mostrandolo solo alle persone che avrà scelto proprio come un quadro, un gioiello o un mobile d'autore.
Quando ho immaginato il Concerto Privato, non ho pensato a tutto questo, ma facendo qualche riflessione sono giunto a queste conclusioni: forse questo è l'unico modo per poter "firmare" la propria musica e la propria creatività comprendendo in questa firma il "suono", il "testo" e le "immagini".
Benvenuti quindi al mio "Concerto Privato Firmato"
CONCERTO PRIVATO "FIRMATO"
giovedì 9 maggio 2013
Un nuovo giorno o un giorno nuovo
....così scriveva Claudio Baglioni nel suo disco "La Vita è Adesso" del 1985. Precursore, come sempre, anticipatore degli umori della nostra società, sempre in evoluzione, in ebollizione e giustamente in trasformazione.
Noi potremmo trasformare la frase in "Un nuovo mondo o un mondo nuovo"
Ma, avrebbe Claudio (ed anche noi) potuto immaginare in quale direzione il mondo sarebbe andato?
No, sicuramente ne lui ne nessun altro avrebbe potuto ipotizzare un mondo così come ce lo ritroviamo adesso "fra le mani".
Si potrebbe dire una frase un po' banale ma reale: "è molto difficile vivere oggi"!
difficile vivere.... difficile trovare un lavoro, difficile essere genitori ma difficile anche essere figli, difficile fare il proprio lavoro, difficile comunicare le proprie emozioni, difficile tutto....
Lascio le disquisizioni psicologico/filosofiche a coloro che ne sanno molto più di me (mia figlia Linda in questo momento sicuramente starà sorridendo...) e cerco di tornare con i piedi per terra.
Difficile anche fare i musicisti/artisti!
Quando tutto ciò che fai nel tuo lavoro, dipende dall'audience di un programma televisivo, nel quale persone che potrebbero avere un buon talento, vengono "fagocitate" nel meccanismo tritacarne della TV e di conseguenza dell'audience, quando tre o quattro mesi di televisione sostituiscono anni di gavetta sul palcoscenico, quando il primo album, secondo i media, ti fa già doventare un Big. allora evidentemente tutto è oramai fuori controllo.
Il disco, un tempo obbiettivo da raggiungere faticosamente, è diventato la cosa più semplice da realizzare.
L'esperienza live, è trasformata da una serie di passaggi televisivi, confezionati, caramellati, edulcorati e organizzati perchè tutto sia perfetto.
La cultura ovvero la conoscenza approfondita della tua materia, ovvero la musica, è affidata ai "couch" che sembrano degli stregoni che tutto sanno e tutto possono.
Ebbene, questa è la realtà.
Ho visto il documentario/film su John Lennon, andato in onda domenica sera su RAI 5.
una delle cose più belle che abbia mai visto negli ultimi anni.
La storia di John è incredibile ma è anche qualcosa che ti fa riflettere.
Il suo più bel disco, "Double Fantasy" è arrivato quando John aveva raggiunto i suoi 40 anni. Una maturità artistica assolutamente incredibile. Un tranquillità emotiva, emozionante. Un disco che è e sarà storia della musica.
Ed infatti, John un po' di gavetta ne aveva fatta!! Diciamo almeno 20 anni, di cui ben 8 in quel complessino che si chiamava "I Beatles". Sarà stata sufficiente?
WS
Noi potremmo trasformare la frase in "Un nuovo mondo o un mondo nuovo"
Ma, avrebbe Claudio (ed anche noi) potuto immaginare in quale direzione il mondo sarebbe andato?
No, sicuramente ne lui ne nessun altro avrebbe potuto ipotizzare un mondo così come ce lo ritroviamo adesso "fra le mani".
Si potrebbe dire una frase un po' banale ma reale: "è molto difficile vivere oggi"!
difficile vivere.... difficile trovare un lavoro, difficile essere genitori ma difficile anche essere figli, difficile fare il proprio lavoro, difficile comunicare le proprie emozioni, difficile tutto....
Lascio le disquisizioni psicologico/filosofiche a coloro che ne sanno molto più di me (mia figlia Linda in questo momento sicuramente starà sorridendo...) e cerco di tornare con i piedi per terra.
Difficile anche fare i musicisti/artisti!
Quando tutto ciò che fai nel tuo lavoro, dipende dall'audience di un programma televisivo, nel quale persone che potrebbero avere un buon talento, vengono "fagocitate" nel meccanismo tritacarne della TV e di conseguenza dell'audience, quando tre o quattro mesi di televisione sostituiscono anni di gavetta sul palcoscenico, quando il primo album, secondo i media, ti fa già doventare un Big. allora evidentemente tutto è oramai fuori controllo.
Il disco, un tempo obbiettivo da raggiungere faticosamente, è diventato la cosa più semplice da realizzare.
L'esperienza live, è trasformata da una serie di passaggi televisivi, confezionati, caramellati, edulcorati e organizzati perchè tutto sia perfetto.
La cultura ovvero la conoscenza approfondita della tua materia, ovvero la musica, è affidata ai "couch" che sembrano degli stregoni che tutto sanno e tutto possono.
Ebbene, questa è la realtà.
Ho visto il documentario/film su John Lennon, andato in onda domenica sera su RAI 5.
una delle cose più belle che abbia mai visto negli ultimi anni.
La storia di John è incredibile ma è anche qualcosa che ti fa riflettere.
Il suo più bel disco, "Double Fantasy" è arrivato quando John aveva raggiunto i suoi 40 anni. Una maturità artistica assolutamente incredibile. Un tranquillità emotiva, emozionante. Un disco che è e sarà storia della musica.
Ed infatti, John un po' di gavetta ne aveva fatta!! Diciamo almeno 20 anni, di cui ben 8 in quel complessino che si chiamava "I Beatles". Sarà stata sufficiente?
WS
lunedì 4 marzo 2013
ENARMONIA
Eccolo!! E' finalmente uscito, per adesso in versione digitale (EBook) e fra pochi giorni anche in versione "cartacea, il mio nuovo libro dal titolo "Enarmonia": una raccolta di partiture di otto dei miei brani più conosciuti su Itunes.
La copertina del libro è stata realizzata utilizzando una fotografia di un bellissimo quadro di Luca Alinari, pittore fiorentino che ci viene invidiato in tutto il mondo, della quale sono particolarmente fiero.
Le partiture sono per pianoforte completo e naturalmente sono adatte ai pianisti abituati a leggere musica.
Per ascoltare comunque i brani in versione audio, potete scaricare i relativi brani attraverso gli album in vendita su ITUNES.
Walter Savelli su Itunes
A presto con la versione cartacea.
Buona musica a tutti.
La copertina del libro è stata realizzata utilizzando una fotografia di un bellissimo quadro di Luca Alinari, pittore fiorentino che ci viene invidiato in tutto il mondo, della quale sono particolarmente fiero.
Le partiture sono per pianoforte completo e naturalmente sono adatte ai pianisti abituati a leggere musica.
Per ascoltare comunque i brani in versione audio, potete scaricare i relativi brani attraverso gli album in vendita su ITUNES.
Walter Savelli su Itunes
A presto con la versione cartacea.
Buona musica a tutti.
lunedì 18 febbraio 2013
Un regalo piccolo piccolo....
Per ringraziare tutti coloro che sono presenti assiduamente nelle mie pagine di FB, avevo promesso un regalo.
In realtà essendo un musicista l'unico regalo che posso immaginare è proprio la musica.
Prossimamente uscirà un mio nuovo libro dal titolo "Enarmonia" che conterrà 8 brani dei miei più conosciuti su ITUNES.
Ebbene, vi metto una piccola anteprima della partitura per pianoforte di uno di questi brani dal titolo "Good Luck Planet Earth", al quale sono particolarmente legato.
Sono consapevole del fatto che questa partitura risulterebbe un regalo solo per i musicisti quindi ho inserito anche l'esecuzione al pianoforte di quella sintesi della partitura. Scaricate pure l'mp3 dal link che vi apparirà.
Grazie per la vostra presenza che considero linfa vitale per noi artisti indipendenti.
Good Luck Planet Earth.mp3
In realtà essendo un musicista l'unico regalo che posso immaginare è proprio la musica.
Prossimamente uscirà un mio nuovo libro dal titolo "Enarmonia" che conterrà 8 brani dei miei più conosciuti su ITUNES.
Ebbene, vi metto una piccola anteprima della partitura per pianoforte di uno di questi brani dal titolo "Good Luck Planet Earth", al quale sono particolarmente legato.
Sono consapevole del fatto che questa partitura risulterebbe un regalo solo per i musicisti quindi ho inserito anche l'esecuzione al pianoforte di quella sintesi della partitura. Scaricate pure l'mp3 dal link che vi apparirà.
Grazie per la vostra presenza che considero linfa vitale per noi artisti indipendenti.
Good Luck Planet Earth.mp3
lunedì 11 febbraio 2013
Io guarderò Sanremo!! (...segue)
Qualche giorno fa, nel mio post precedente ho dichiarato: "Io guarderò Sanremo!!"
Ebbene, oggi lo ripeto, lo confermo (con tutte le motivazioni che avevo scritto precedentemente) e con l'occasione desidero fare il mio più grande "in culo alla balena" a tutti coloro che vivranno questa settimana così intensa di lavoro, di avvenimenti, di emozioni:
Un caro saluto e un grande abbraccio al mio amico Fabio Fazio: vai alla grande caro Fabio, la tua professionalità, la tua esperienza e la tua umanità saranno la tua grande forza per affrontare questa bellissima occasione.
Un saluto e ancora un in bocca al lupo a Luciana Littizzetto: "Lucianina" (come ti chiama Fabio), sei una delle donne più intelligenti del mondo dello spettacolo: vai alla grande, sarai uno spettacolo nello spettacolo.
Ancora saluti a tutto lo staff degli autori, fra i quali voglio citare il mio amico Pietro Galeotti, immancabile braccio destro di Fabio e grande scrittore: "quando nacque tuo figlio, feci una gaffe incredibile: domandai "che titolo" gli avevi messo!! :-)) (eravamo in prove del Fab Show e non si parlava d'altro che di titoli di canzoni...)
Un saluto a tutti i musicisti sul palco, tra i quali i grandi: Giorgio Cocilovo, Luca Colombo, Antonella Pepe e tutti gli altri che sarebbe impossibile elencare: Buona musica a tutti voi
E ancora un saluto a Toto Cutugno, che salirà sul palco per ricevere il Premio alla carriera.
"Grazie Toto, per aver cantato insieme ad Annalisa Minetti, il brano che Andrea Mercurio ed io abbiamo scritto per A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori Organi).
ANCORA VITA (Toto Cutugno e Annalisa Minetti)
A presto per i commenti a caldo di Sanremo 2013
Ebbene, oggi lo ripeto, lo confermo (con tutte le motivazioni che avevo scritto precedentemente) e con l'occasione desidero fare il mio più grande "in culo alla balena" a tutti coloro che vivranno questa settimana così intensa di lavoro, di avvenimenti, di emozioni:
Un caro saluto e un grande abbraccio al mio amico Fabio Fazio: vai alla grande caro Fabio, la tua professionalità, la tua esperienza e la tua umanità saranno la tua grande forza per affrontare questa bellissima occasione.
Un saluto e ancora un in bocca al lupo a Luciana Littizzetto: "Lucianina" (come ti chiama Fabio), sei una delle donne più intelligenti del mondo dello spettacolo: vai alla grande, sarai uno spettacolo nello spettacolo.
Ancora saluti a tutto lo staff degli autori, fra i quali voglio citare il mio amico Pietro Galeotti, immancabile braccio destro di Fabio e grande scrittore: "quando nacque tuo figlio, feci una gaffe incredibile: domandai "che titolo" gli avevi messo!! :-)) (eravamo in prove del Fab Show e non si parlava d'altro che di titoli di canzoni...)
Un saluto a tutti i musicisti sul palco, tra i quali i grandi: Giorgio Cocilovo, Luca Colombo, Antonella Pepe e tutti gli altri che sarebbe impossibile elencare: Buona musica a tutti voi
E ancora un saluto a Toto Cutugno, che salirà sul palco per ricevere il Premio alla carriera.
"Grazie Toto, per aver cantato insieme ad Annalisa Minetti, il brano che Andrea Mercurio ed io abbiamo scritto per A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori Organi).
ANCORA VITA (Toto Cutugno e Annalisa Minetti)
A presto per i commenti a caldo di Sanremo 2013
lunedì 4 febbraio 2013
Io guarderò Sanremo!!!
Ebbene si, dichiaro ad alta voce che guarderò Sanremo!
E probabilmente come me, lo farà la maggior parte degli italiani, anche se poi, domandando qua e là, sembra che nessuno desideri rivelarlo.
Si, perchè Sanremo è quell'evento su cui tutti vogliono esprimere il proprio giudizio.
I commenti più accreditati sono:
"quella canzone li, la scrivevo meglio io"(e da quando in qua un avvocato, un commesso, una dottoressa o un commercialista, sanno scrivere canzoni meglio di colui che lo fa da sempre per lavoro, impiegando ore ed ore del proprio tempo professionale?
"Quel cantante canta peggio di me quando sono sotto la doccia" (scusa, ma qualcuno ti ha sentito cantare sotto la doccia? Oppure hai chiesto il giudizio di qualcuno prima di questa affermazione?
e così via, ma c'è una frase che a me fa sorridere sempre di più ed è la famosa frase:
"l'anno scorso era sicuramente meglio" oppure in alternativa
"Le canzoni dell'anno scorso erano sicuramente meglio di quest'anno"
Al che ti viene da pensare che allora le primissime canzoni, ovvero quelle del primo Sanremo degli inizi anni 50 fossero talmente belle che se le ascoltassimo adesso, ci farebbero venire un infarto dalla emozione! :-)
Bè stiamo scherzando, ma in realtà Sanremo, nel bene e nel male produce tutto questo e molto di più.
Tornando al sottoscritto, io guarderò Sanremo per una serie di motivi:
- è il mio lavoro e voglio tenermi aggiornato con tutto quello che succede nella musica oggi.
- il presentatore ovvero Fabio Fazio è un mio carissimo amico, con il quale stavamo per iniziare una trasmissione giornaliera su LA 7 che avrebbe avuto il titolo di "FABSHOW" (una sorta di Letterman show italiano) nella quale io sarei stato il co-conduttore e direttore di orchestra e che poi fu bloccata solo tre giorni prima della prima puntata.
- sono affezionato a quel palco sul quale sono stato in due occasioni, come corista e come arrangiatore/produttore.
- su quel palco ci sono stati tanti miei ex allievi, due dei quali lo hanno calpestato da vincitori:
Marco Masini (1990) Paolo Vallesi (1991) e molti altri come Direttori di orchestra: Eric Buffat, Filippo Martelli, Marco Falagiani, Carlo Gaudiello...
- molti dei musicisti dell'orchestra sono miei amici.
- ed infine.... "Perchè Sanremo è Sanremo"....
come potrei non guardarlo :-)
Quindi buon Sanremo a tutti quelli che decideranno di guardarlo senza alcun senso di colpa verso coloro che invece non lo faranno.
Con l'occasione ecco alcuni ricordi di un bel momento di Sanremo.
Sanremo 1983 Amare te
e ancora
Sanremo 1983 Scatole cinesi
nell'attesa di Sanremo, ecco il mio progetto
Concerto Privato
Ciao a tutti.
E probabilmente come me, lo farà la maggior parte degli italiani, anche se poi, domandando qua e là, sembra che nessuno desideri rivelarlo.
Si, perchè Sanremo è quell'evento su cui tutti vogliono esprimere il proprio giudizio.
I commenti più accreditati sono:
"quella canzone li, la scrivevo meglio io"(e da quando in qua un avvocato, un commesso, una dottoressa o un commercialista, sanno scrivere canzoni meglio di colui che lo fa da sempre per lavoro, impiegando ore ed ore del proprio tempo professionale?
"Quel cantante canta peggio di me quando sono sotto la doccia" (scusa, ma qualcuno ti ha sentito cantare sotto la doccia? Oppure hai chiesto il giudizio di qualcuno prima di questa affermazione?
e così via, ma c'è una frase che a me fa sorridere sempre di più ed è la famosa frase:
"l'anno scorso era sicuramente meglio" oppure in alternativa
"Le canzoni dell'anno scorso erano sicuramente meglio di quest'anno"
Al che ti viene da pensare che allora le primissime canzoni, ovvero quelle del primo Sanremo degli inizi anni 50 fossero talmente belle che se le ascoltassimo adesso, ci farebbero venire un infarto dalla emozione! :-)
Bè stiamo scherzando, ma in realtà Sanremo, nel bene e nel male produce tutto questo e molto di più.
Tornando al sottoscritto, io guarderò Sanremo per una serie di motivi:
- è il mio lavoro e voglio tenermi aggiornato con tutto quello che succede nella musica oggi.
- il presentatore ovvero Fabio Fazio è un mio carissimo amico, con il quale stavamo per iniziare una trasmissione giornaliera su LA 7 che avrebbe avuto il titolo di "FABSHOW" (una sorta di Letterman show italiano) nella quale io sarei stato il co-conduttore e direttore di orchestra e che poi fu bloccata solo tre giorni prima della prima puntata.
- sono affezionato a quel palco sul quale sono stato in due occasioni, come corista e come arrangiatore/produttore.
- su quel palco ci sono stati tanti miei ex allievi, due dei quali lo hanno calpestato da vincitori:
Marco Masini (1990) Paolo Vallesi (1991) e molti altri come Direttori di orchestra: Eric Buffat, Filippo Martelli, Marco Falagiani, Carlo Gaudiello...
- molti dei musicisti dell'orchestra sono miei amici.
- ed infine.... "Perchè Sanremo è Sanremo"....
come potrei non guardarlo :-)
Quindi buon Sanremo a tutti quelli che decideranno di guardarlo senza alcun senso di colpa verso coloro che invece non lo faranno.
Con l'occasione ecco alcuni ricordi di un bel momento di Sanremo.
Sanremo 1983 Amare te
e ancora
Sanremo 1983 Scatole cinesi
nell'attesa di Sanremo, ecco il mio progetto
Concerto Privato
Ciao a tutti.
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