martedì 10 gennaio 2012

Effetto sonoro dell'Enarmonia


Ciao, so che questo è un argomento per musicisti quindi perdonatemi se non sarà chiaro a tutti, ma ricevo molte mail con le domande più strane a proposito dell'effetto sonoro (armonico) dell'Enarmonia quindi credo sia il momento di cercare di spiegare meglio.

Direi che più della spiegazione, conta molto l'ascolto soggettivo di questo bellissimo effetto della musica.

Si tratta di una sorta di "inganno sonoro", un po' come succede con l'inganno visivo: avete presente quei giochini dove, guardando una immagine se ne possono vedere altre nascoste? E' il nostro cervello che viene simbolicamente "ingannato" anche se per un attimo.

Ebbene considerate l'effetto enarmonico, qualcosa di simile nel suono.

Facciamo un esempio: provate a suonare un SOL # basso, con la mano sinistra e poi suonatelo nuovamente con l'intenzione di considerarlo un LA b. Ovviamente la nota è sempre la stessa ed il suono non cambia. Provate ancora a suonare quella nota molte volte, lentamente, pensandola una volta come SOL # e poi come LA b..... niente da fare, suona sempre come la stessa nota (ovvio :-)
Adesso invece, provate a leggere la partitura di questo piccolo tema che ho intitolato Could be a dream e quando arrivate alla battuta n. 5 quarto movimento, troverete un accordo di FA-/LAb che, all'inizio della battuta n. 6 diventa un accordo di MI/SOL#: ebbene? In quel momento, la nota al basso (LAb prima e SOL# dopo) sembra che suoni in maniera diversa.

Provate a divertirvi con questo effetto. Suonate i due accordi lentamente uno dopo l'altro e noterete questa particolarissima sensazione di "differenza" fra due note che invece sono esattamente la stessa (almeno sul pianoforte e sugli strumenti a tasto fisso).
Non pretendo di aver spiegato tutto ciò che produce l'enarmonia, ma intanto spero di aver stimolato la vostra fantasia e curiosità verso un effetto sonoro della musica, ancora non abbastanza utilizzato, almeno nella musica pop/rock

Tutto questo e molto altro ancora nel mio libro "LA FAVOLA DELLA MODERNA ARMONIA" ed. Carisch, Milano.

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Alla prossima...

P.S. Could be a dream, è il brano che "regalai" a Paul Mc Cartney quella famosa sera in cui suonammo il pianoforte a 4 mani fino all'alba: anche Paul, appena ascoltò quell'effetto enarmonico, mi fece capire che quello era il momento più bello di quel piccolo tema.


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