giovedì 24 maggio 2012

L'Evoluzione del nostro orecchio

Ciao, ieri mi è capitata una cosa molto particolare che vi voglio raccontare.

Sto lavorando al mio nuovo libro di musica che avrà come titolo "Enarmonia" (come il mio ultimo brano composto ed in vendita su Itunes); si tratta della seconda raccolta (la prima si intitola Life in Music ed è uscita nel 2011) dei miei brani per pianoforte.

Siccome non posso metterli tutti nella seconda raccolta, stavo cercando di decidere a quali brani dare la precedenza. Ebbene, mi sono ritrovato a riascoltare dopo molti anni un pezzo che ai tempi (2007) avevo considerato "minore": brutto termine che qualche volta si usa nel mondo della discografia: minore può significare una sorta di facciata B (come succedeva al tempo dei 45 giri) oppure un brano comunque non troppo commerciale (diciamo difficile dal punto di vista melodico e anche armonico) che quindi si inserisce in un album per fare comunque numero.

Il brano in questione si intitola "Atonality": termine un po' difficile da spiegare ai non addetti ai lavori: in realtà si tratta di un pezzo che puo' sembrare al primo ascolto, un po' strano, con una melodia che non si riesce a ricanticchiare se non dopo una lunga serie di pazienti riascolti (insomma, l'opposto di quello che si deve fare ad esempio per Sanremo) :-)

Dunque sono andato a riascoltarlo e..... mi è sembrato bellissimo! Attenzione, non perchè l'ho scritto io (non mi permetterei mai un auto elogio di questo tipo) ma semplicemente  perchè mi ha fatto proprio questo effetto, quasi come se lo avessi ascoltato per la prima volta e fosse stato scritto da qualcun'altro.

Sono rimasto favorevolmente impressionato da questa mia reazione ed ho capito che in questi 5/6 anni, che sono trascorsi dal momento della composizione/realizzazione fino ad oggi è il mio orecchio che si è evoluto; ebbene si, anche se io sono un "addetto ai lavori" e quindi abituato ad ascoltare anche cose non sempre facili e commerciali, comunque il mio orecchio si è evoluto e si sta evolvendo tutt'ora grazie alla evoluzione stessa della musica in generale ed in particolare della musica "moderna".

A questo punto, per chi si fosse incuriosito, vi metto un link per andare ad ascoltare la preview del brano su Itunes (adesso le preview sono addirittura di 1 minuto e 30 secondi :-) e vi auguro come sempre

Buona Musica.

Atonality



domenica 20 maggio 2012

Dalla pagina FB di Claudio Baglioni


      Quanto accaduto a Brindisi
è un fatto drammatico, di una gravità sconcertante.

Perché Melissa – 16 anni - ha perso la vita;
perché Veronica – sua amica e coetanea – lotta con la morte,
... perché è stata colpita una scuola,
luogo tra i più importanti e preziosi,
culla di coscienze, valori, etiche e ideali,
e perché quella scuola è intitolata a Francesca Morvillo Falcone e questo attentato cade a poco più di quarantotto ore dal ventesimo anniversario dell'attentato di mafia che costò la vita ai due magistrati e agli uomini della loro scorta.

La cosa più importante, però, in questo momento,
non è sapere di chi sia la mano che ha armato e fatto esplodere gli ordigni;
né che nome o che faccia abbiano gli assassini di Melissa e i feritori di Veronica e dei 5 ragazzi
né perché questo attentato si sia consumato proprio oggi e proprio in una scuola che aveva vinto la prima edizione del concorso sulla legalità,
la cosa più importante in questo momento
è dire - con grande chiarezza, fermezza e determinazione:
Noi no!

Noi no: non apparteniamo a questa barbarie;
noi no: noi rifiutiamo le logiche folli che la animano;
noi no: noi rinneghiamo questa oscena cultura di violenza, prevaricazione, devastazione e morte.

Noi no: noi non apparteniamo a nessuno dei mondi immondi che - in qualunque modo - incarnano, alimentano, sostengono o tollerano la follia e la barbarie che hanno lacerato il cuore di Brindisi e di tutto il Paese.

Noi no: noi siamo dalla parte dei valori;
dalla parte della giustizia, della moralità e dell'onestà
e al fianco di chiunque - qui e ovunque - lotti per affermare
diritto e legalità: la forza di chi non ha forza.

giovedì 17 maggio 2012

Donna Summer

Non sono mai stato un fan della disco music; quando la disco esplose nei locali da ballo noi musicisti che suonavamo con le nostre band, ci trovammo a combattere una battaglia persa in partenza: la musica live contro i DJ: per noi imparare un brano nuovo, significava ore di prove. 
Per loro era sufficiente acquistare il disco in un negozio.
Ecco perchè almeno all'inizio, nessuno di noi amò questo genere musicale.

Quando però ascoltai per la prima volta Donna Summer, con la produzione del grande Giorgio Moroder, mi accorsi che quella musica aveva comunque un fascino e meritava di essere approfondita.
Fu così che scoprii la sua voce e le sue produzioni.
Bella, brava, moderna, affascinante. 
Diventò anch'essa un mito per tutti noi....

Molti anni dopo, una mattina di una domenica estiva, mentre me ne stavo a prendere il sole nel giardino di casa mia ricevetti una telefonata.

Era la mia amica Laura Eastman, che mi telefonava da Montecarlo dove era alloggiata al Grand Hotel de Paris, ospite della sua carissima amica Donna Summer che doveva esibirsi allo Sporting Club.

Laura le aveva parlato così tanto di me che Donna volle conoscermi.

Laura mi passò Donna al telefono ed io,  senza nemmeno riuscire a capire cosa stava succedendo  (mi ero appena svegliato dal torpore del sole)  mi ritrovai a parlare in inglese con Donna, che mi chiese tutto della mia attività, della mia musica e mi disse che era stata felicissima di conoscermi e che sarebbe stata interessata alle mie lezioni on line con suo marito.

Questo fu il mio primo contatto con Donna Summer, che mi sembrò una donna molto dolce, curiosa e gentile.

Ogniqualvolta Donna veniva in concerto in Europa mi mandava i suoi saluti attraverso Laura.

Ancora una volta si è spento un Mito. 
Ancora una volta non mi sembra vero.

Ciao Donna, 

R.I.P.

Walter 




martedì 15 maggio 2012

Ogni giorno, tutti i giorni....

Ogni giorno mi alzo e leggo
leggo i giornali, leggo i blog, leggo...
leggo per sapere, per conoscere, per informarmi
leggo per capire, per decidere, per non fermarmi
molte volte leggo cose utili,
altre volte, leggo cazzate ma impiego un po' di tempo per decidere che sono cazzate...
altre volte leggo bugie e impiego molto tempo per capire che sono bugie...
ma continuo a leggere, perchè sapere, informarsi, conoscere e decidere
è un dovere fondamentale per poter vivere
possibilmente senza compromessi, ma con la coscienza a posto.
Leggo che per fare una canzone ci vogliono 5/10 minuti...
strano, a me non è mai capitato anzi
non solo a me.
C'è un tizio che si chiama Claudio Baglioni e che ha scritto "qualche canzone" bella....
ebbene lui ci impiega qualche anno, forse anche un decennio e forse anche qualcosa di più
Io ho scritto un brano che si intitola Enarmonia.
Molti mi hanno fatto i complimenti; molti hanno detto che si tratta di qualcosa fuori dal comune.
Molti hanno detto che Enarmonia è qualcosa che sposa la musica moderna con la musica classica.
Io non lo so: so solamente che per scrivere quel brano, ho impiegato oltre 2 anni.
E dopo aver finito il brano, non ho pensato a quanto tempo  ho impiegato per scriverlo.
Ho solamente provato gioia per averlo completato.
Era quello che volevo fare, nient'altro.
L'ho fatto quindi e sono felice.
Molti dicono che sono solo "canzonette"
Forse... ma per me si tratta di  musica che deve arrivare al cuore delle persone.
Se questo accade, io sono felice e posso continuare a comporre musica,
per il mio cuore e per il cuore delle persone.

...continua

http://itunes.apple.com/it/album/enarmonia-enarmonia-single/id475288214




domenica 6 maggio 2012

Fare musica è finalmente un lavoro...

Molti anni fa, mia figlia Linda mentre frequentava la scuola elementare una mattina scopri una cosa strana.

La maestra a tutti gli alunni:
- cari bambini, questa mattina parleremo del lavoro dei vostri papà
- Leonardo, dimmi, che lavoro fa tuo papà?
- il mio papà fa l'imbianchino, rispose Leonardo, un po' timidamente....
-Bellissimo lavoro caro Leonardo, rispose la maestra con fare gradevole.
-Anna, e tu dimmi, che lavoro fa il tuo papà?
- mio papà fa il dottore... risposte felice, Anna, capendo che il lavoro del suo papà era sicuramente più importante del papà precedente.

La cosa andò avanti per qualche minuto. Intanto mia figlia Linda, che mi aveva visto in televisione anche la sera prima, si caricava di entusiasmo, preparandosi alla domanda che le avrebbe posto la maestra di li a poco.

-E tu Linda carissima, dimmi, che lavoro fa il tuo papà?

 E Linda, in preda ad una gioia incontenibile, si guardò intorno e urlò a tutti quanti:
. mio papà fa il MUSICISTA!!!

e la maestra, accarezzandole la testa, con una voce dolce e suadente le risposte.

- si, cara, capisco, ma......  DI LAVORO???????

Quel giorno Linda tornò a casa un po' stordita e dubbiosa.
Mi guardò dritto negli occhi con un pizzico di severità e mi disse:

-papà, ma tu..... CHE CAZZO DI LAVORO FAI?????
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Sono 45 anni che mi batto per far sapere che il nostro è un lavoro come tutti gli altri.
Con il suoi lati positivi e negativi, ma comunque un lavoro bellissimo e degno di tutto il rispetto.

L'articolo apparso su Repubblica di oggi, mi ha reso veramente felice.

A tutti i musicisti:


Siate felici del vostro lavoro e della vostra scelta per alcuni "scellerata" e ricordatevi  che 


Nietzsche riteneva che senza la musica la vita sarebbe un errore.


Un musicista convinto.