domenica 14 febbraio 2010

Pensieri ad alta voce

Ed è di nuovo Sanremo: ci risiamo, come ogni anno puntualmente. Sono in attesa dei soliti commenti, dei soliti detrattori che odiano Sanremo anche se non sanno cosa succederà, sono in attesa dei soliti articoli dei soliti giornalisti che "tutto" sanno e "tutto" vogliono, anche se non saprebbero comunque....
In realtà Sanremo in questo senso diventa veramente la "Fiera dell'Ovvio": tutto ciò che si dice è già stato detto; tutto ciò che si fa è già stato fatto, tutto ciò che si desidererebbe, è già stato desiderato. Mi torna sempre alla mente una famosissima frase del grande filosofo/psicologo americano Wayne Dyer che in un suo libro scrive: "quando, con le tue idee, avrai conquistato il 50 % delle persone che hai conosciuto, ritieniti fortunato: è il massimo che puoi desiderare.
Sono perfettamente d'accordo con Dyer su questa sua massima.
"Ma tu da che parte stai?" qualcuno potrebbe domandare. Semplice! Io sto dalla parte della musica, dei musicisti, dei compositori, degli artisti in generale ovvero degli "Addetti ai Lavori".
Perchè non dimentichiamo mai che questo è un lavoro, ed è un lavoro difficile, dove non ci sono certezze e non ci sono ferie, dover non ci sono tredicesime e nemmeno rimborsi per le malattie.
C'e' solo il lavoro, tanto, per quei fortunati che hanno raggiunto un buon livello, poco purtroppo per tutti gli altri. E non è facile, adesso più che mai.
Ma io sto scrivendo/pensando, alle cose buffe di Sanremo; a quella incredibile emozione che ti prende quando monti su quel palco e guardando davanti a te in basso vedi i visi più noti dello spettacolo nazionale ed internazionale e quando guardi nella camera con la lucetta rossa, pensi che ti stanno guardando in tutta Italia e non solo, e ti domandi: chissà cosa penserà in questo momento quella tipa che quella volta a scuola, non mi filò di striscio, .... e quel professore di matematica che, quando scopri che facevo musica, mi guardò con un sorrisetto ironico e mi prefigurò un futuro da "morto di fame"..... e così tanti altri pensieri.... e poi ancora i pensieri più buffi: ....e se mi cadesse il microfono di mano? ..... e se involontariamente mi facessi qualcosa addosso? ......una emozione che non si può descrivere :-)
Ebbene, guardiamoci Sanremo, guardiamo e ascoltiamo con attenzione, giudichiamo solo dopo aver ben ascoltato e riflettuto.
Un pensiero inoltre, per tutti gli amici musicisti: non prendete in giro Sanremo e le canzoni che saranno eseguite ed interpretate: ricordate che anche se non vi piace, ogni canzone potrebbe portare dentro di se una piccola "novità" : un suono nuovo, un accordo in una posizione inusuale, un disegno ritmico sconosciuto. Sappiate che per noi tutto questo è comunque un bagaglio culturale fondamentale per espandere il proprio background musicale.
Buone note di musica a tutti.

ed ecco le mie emozioni Sanremesi con Riccardo Azzurri (1983)
e con Alessio Colombini
.....

Nessun commento: