Nel 1963 suonavo ad orecchio tutte le canzoni dei Beatles.
Nel 1964, iniziai a suonare nella mia prima band.
Nel 1965 ero oramai un vero e proprio musicista rock, che doveva faticare molto per stare al passo con gli altri, perchè il pianoforte e l'organo hammond avevano, sul pubblico e sulle ragazze, molto meno fascino delle chitarre elettriche.
Comunque i brani di Keith Emerson, Rick Waykman, Stevie Winwood, Jimy Smith, Brian Auger, Elton John, erano solo alcuni dei miei cavalli di battaglia.
La cosa andò avanti per molto tempo e la mia anima rock venne fuori in tutta la sua esuberanza.
Nel 1978 conobbi Claudio Baglioni.
Dopo poche settimane di collaborazione mi innamorai della musica di Claudio, della sua incredibile capacità di plasmare l'armonia non solo sui brani inediti ma anche sui suoi successi più grandi, della sua fluidità melodica.
La collaborazione con Claudio mi portò ad analizzare situazioni musicali sulle quali non mi ero mai soffermato prima.
Stavo scoprendo lentamente la mia seconda anima musicale: quella che potremmo definire Pop, nel vero senso della parola: quella che non si vergogna di utilizzare un accordo "dolce" o "triste"; o una progressione orizzontale di note singole * ovvero una melodia accattivante e forse orecchiabile (è un disonore?).
Ebbene, a distanza di tanti anni, le mie due anime musicali convivono perfettamente.
Sono capace di passare un giorno intero al pianoforte, cercando di scegliere la migliore posizione di un accordo minore di 9 (i non musicisti mi perdonino :-) e poi montare in macchina, accendere l'impianto e ascoltare a tutto volume un brano dei Metallica o dei Megadeth, dei Nirvana o dei System of a Down** cantandoci sopra a squarciagola....
In tutto questo, la cosa che mi da più gioia è il fatto che dopo 50 anni di musica, amo ancora questa arte come il primo giorno e questo è ciò che più conta nella mia vita di musicista.
Sto lavorando al mio prossimo disco: naturalmente sarà un brano per pianoforte, ma ... se decidessi di liberare le mie due anime parallele?
alla prossima
* la definizione di melodia come "una progressione orizzontale di note singole" mi è balenata nella mente qualche tempo fa.
** per la parte più hard della mia anima rock ringrazio Linda, Camilla e Simon, che mi hanno aiutato a capire.
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