sabato 1 marzo 2008

Intervista di Nicoletta Battilana

Pioniere del web musicale, musicista variopinto di creatività e stile, Walter Savelli torna al suo pubblico, con una nuova sorpresa, che arricchisce la sua fitta e preziosa produzione musicale, dal 2005 ad oggi.
5 album ed un singolo, interamente acquistabili su Itunes, il negozio musicale più grande dell’iperspazio.
A novembre scorso, la voglia di stupire e di stupirsi ha regalato una nuova occasione di incontro musicale: un concerto live, “Hopes and Emotion Live in Florence”, che ha portato la musica di Walter Savelli nel Salone dei Pianoforti della storica Ditta Ceccherini & C., a Firenze dal 1831.
Un grande momento: Hopes and Emotion dal vivo, con il pubblico e tutta la naturale forza che questo aggiunge ad una esecuzione.
Cosa ha significato per te?
Il raggiungimento di un obiettivo. La voglia di suonare dal vivo è sempre fortissima ed ogni occasione è buona, anche se, per un artista indipendente come sono io, non è facile per niente.
Purtroppo continuo ad incontrare le resistenze del mondo artistico tradizionale, presso cui sei credibile solo se hai passaggi in TV, o permanenze in classifiche standard e stabilite. Nessuno si spinge oltre questa visione ristretta, nessuno tiene in considerazione i miei numeri, di vendita, di ascolti.
E questo sarà così per sempre, ma adesso ho deciso di arrabbiarmi e prendere il toro per le corna.
E così mi creo da solo le occasioni (anche se non è la stessa cosa!).
La mia Firenze mi ha suggerito tutto: uno storico palazzo, nel cuore pulsante e vivo della città, la storica Ditta Ceccherini ed il fascino travolgente del suo Salone dei Pianoforti.
Vita e futuro, suonati in mezzo a Stanway a coda da centinaia di migliaia di euro, in armonico contrasto con il video di “Impression”, che invece si appoggia all’amore un po’ nostalgico per il pianoforte, la sua dignità di strumento vero e prezioso anche se vecchio.
Poco pubblico, per il poco spazio disponibile, ma adatto, consapevole e per questo perfetto. Un ritorno indimenticabile di forza e condivisione.
Non è casuale, dunque, la scelta del luogo. Tu e Firenze: qual’è il tuo rapporto con la città?
Noi fiorentini siamo un po’ particolari. Pensa a Leonardo Pieraccioni, a Carlo Conti ma anche a Panariello e Masini. Non amiamo lasciare Firenze. Mi piace definirmi cittadino del mondo, ma non vorrei vivere in nessun altro posto ed è stato un privilegio poter legare la mia arte alla mia città.

Da questo concerto, (che tutti possono vivere e gustare su YouTube), ecco la nuova sorpresa, un album live, tratto proprio da questo appuntamento, in uscita il prossimo 4 marzo.
Cosa significa questo live a questo punto della tua attività artistica?
È un momento di transizione. Ho messo in questo album la mia voglia di rinnovarmi. I miei “dischi” non esistono, se non su Itunes (e su altri web music shop). Questo Extended Play (EP), un po’ più lungo di un singolo ma più corto di un album, contiene una selezione di cinque brani. Non ci saranno particolari arrangiamenti. Solo pura esecuzione al piano di quei brani che già presentavano piccole differenze rispetto all’originale.
È stata, ovviamente, anche una scelta di marketing. La forma EP mi ha permesso di nuovo di contenerne il prezzo, che sarà di soli 3,96 € per l’album completo e di 0,99 € per i singoli brani.
Dentro però c’è tutta la mia voglia di suonare oltre ad essere il primo passo verso il prossimo futuro.
Un nuovo lavoro, dove tirerò fuori la voce! Note e parole, finalmente, che realizzano gli oltre 25 anni di esperienza nel canto (ho sempre cantato, specie con Claudio Baglioni).
Sto lavorando ai brani con tranquillità:saranno pronti quando potrò dire di ritrovarmi completamente in ognuno di loro, ma spero di realizzare qualcosa entro il 2008.
Saranno brani in Inglese, perché non voglio staccarmi dal mio background pop-rock.
Un pop elegante, intelligibile, di imprinting anglosassone. Sarò felice se riuscirò a scrivere qualcosa che anche solo si avvicina alla perfezione che riconosco in “Your Song” di Elton Jhon.

Questo live in uscita e il mio prossimo lavoro sono il cuore di un’evoluzione artistica e personale continua, a cui mi abbandono e che ancora mi porta avanti. Dall’Hammond delle mie prime esperienze, ai pianoforti a coda che occupano ora i miei pensieri, sempre la stessa passione per i tasti bianchi e neri e tutta la loro magica ecletticità.
Non ti chiediamo i titoli, per non sciupare la sorpresa, ma almeno qualche anticipazione sulla copertina?
Ti anticipo che non ci sarò io in copertina. Ho voluto dare uno stacco con la passata produzione.
Sarà una copertina molto forte. Bella. Si parla di Firenze, della sua arte.
Torniamo a Firenze quindi?
Sì. Ho scelto appositamente un’immagine che legasse la mia musica e la mia arte alla mia città.
“L’uomo di Vitruvio” di Leonardo da Vinci. Un’immagine conosciuta, che incuriosisce anche gli stranieri ma che, a tutti, parla di Italia, parla di Firenze.

Il tuo futuro? Quali sono i tuoi progetti?
Ci tengo a sottolineare che sono sempre più soddisfatto della mia attività didattica. Adesso stiamo ristampando il “Metodo per Pianoforte Rock”, che vanta più di 100.000 copie vendute negli ultimi 20 anni. Questa nuova edizione conterrà anche un CD, con brani musicali ed elementi di didattica.
Mentre continua la brillante esperienza del Laboratorio Musicale Walter Savelli, con le sue lezioni on line, che abbattono le distanze di spazio, ed anche di tempo!
E poi ho voglia di tour. Sono stanco di ricevere promesse da impresari che però non hanno voglia di investire in me. E mi fa rabbia vedere come spesso, in teatro, passino illustri sconosciuti. Solo sul mio MySpace ho oltre 150.000 visite!
A me basta poco: un pianoforte a coda, uno sgabello e la mia “Storia di una Storia buffa”, uno spettacolo che va avanti per 2 ore e diverte, appassiona, coinvolge.
Questo è il lato negativo della mia attività di musicista indipendente: devo essere anche impresario di me stesso, perché assoldare un professionista mi porterebbe via troppe risorse.
Ma come ho detto, ora mi sono arrabbiato e siccome sono un ottimista e vedo il bicchiere sempre mezzo pieno, prometto che avrò il mio tour! dovesse anche essere un camion (tipo quello con Claudio a Centocelle!
Ultima domanda: dal 1° gennaio 2008 (nottambulo navigatore incallito, visto che il primo post l’hai inviato allo scoccare della mezzanotte!) il tuo sito è un blog. Perché questa scelta?
Fantastica domanda! Internet è un mondo in continua espansione, il mio nuovo sito è il terzo, da 1996.
I primi siti erano vetrine, che non producevano movimento. Questo no, è contatto diretto, è scambio. Il fatto di sapere che in ogni momento posso accedervi, parlare di me, di qualsiasi cosa mi interessi o abbia catturato anche solo un istante la mia mente mi entusiasma.
In questo modo, chi arriva alla home è come se entrasse in casa mia, nel mio cuore e nella mia mente.
È la parte moderna del mio sito e rispecchia il mio modo di comunicare. Di scrivere cose in parallelo alla mia musica, di dire quello che trovo giusto o sbagliato. Insomma, di essere me stesso a 360 °.

Intervista di Nicoletta Battilana.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sei un mago!!
Grazie ancora per questa opportunità!
Un abbraccio!!
Niki