martedì 11 marzo 2008

Che buffo il mondo della musica (e della discografia...)

Aver raggiunto la 5^ posizione nella classifica pop e la 9^ posizione nella classifica generale dei dischi più venduti su I-Tunes mi procura una grande gioia, anzi enorme, non posso negarlo!
Ma la immensa soddisfazione per questo risultato non è collegata semplicemente a fattori economici o ad un evidente accrescimento di popolarità (la mia vita non è assolutamente cambiata e non sono diventato ricco!!) bensì alla consapevolezza di essere circondato in queste classifiche, da nomi altisonanti della musica pop rock italiana ed internazionale, i quali a loro volta (e beati loro…) possono usufruire di innumerevoli opportunità promozionali messe a disposizione dalle rispettive grandi case discografiche (cosiddette Major) che investono nei loro “prodotti” con promozioni televisive, radiofoniche, editoriali e quant’altro è possibile utilizzare nello show business!
A questo punto io mi domando cosa si siano chiesti quei direttori artistici, che sono quasi sempre convinti di avere nelle loro mani il “calice della verità”, quando hanno scoperto che in queste classifiche di vendita, mescolato ai loro grandi artisti ce n’è uno piccolo piccolo, che non ha una Major e nemmeno una Independent Label, che realizza i propri album fra le mura domestiche, che non ha alcun passaggio televisivo ne radiofonico e nessuna intervista nei settimanali più accreditati.
Sicuramente questo risultato deve essere stato una piccola spina nel fianco di questi manager i quali sono abituati a programmare l’investimento marketing di un album musicale alla stessa stregua del lancio pubblicitario di un nuovo detersivo o di una nuova marca di dentifricio.
Ebbene, forse loro non sanno che ci sono persone che hanno investito tutto il loro tempo negli ultimi anni, per capire quali meravigliose opportunità venivano offerte a tutti noi musicisti da Internet e da quella fantastica e democratica rivoluzione che la Rete stessa ci ha messo davanti agli occhi!
A questo punto vi confesso che in questi giorni, ogni volta che vado a dormire, mi immergo in questi pensieri e invariabilmente mi spunta sulle labbra un sorriso di compiacimento.
Subito dopo chiudo gli occhi, mi giro dalla parte del cuore e mi addormento….

...e adesso un bellissimo video del brano "Tubolar Bells" di Mike Oldfield, che anche se non era un vero e proprio artista indipendente (Internet era ancora molto lontana) in realtà nel 1975 ebbe il coraggio di sovvertre tutte le regole della discograifa, registrando il suo disco da solo in casa, con un registratore Teac a 4 tracks. Il disco vendette oltre 8 milioni di copie


5 commenti:

doremifasol ha detto...

che favola di CD Walter... L'ho inserito nel mio MP3 e mentre torno a casa con il treno (guardando il mare da Castellammare a Sorrento) mi aiuta a Sognare e riposarmi prima della "guerra" con il mio piccolo...

Grazie Generale...

Un abbraccio di cuore...

Tony

Giulia "Jungle" Bigi ha detto...

secondo me tutta questa grande rivoluzione è stata (ed in parte viene ancora) sottovalutata un po' perchè nel corso della "storia discografica" tante altre innovazioni si sono rivelate dei fuochi di paglia (lo "scettro del potere" alla fine è sempre rimasto dalla parte delle major), un po' perchè sia i discografici sia gli artisti (ma questa è una mia opinione) hanno sempre "remato contro" questo sistema, che offre più opportunità a tutti, ma garantisce (ancora, ma forse sarà sempre un po' così) guadagni inferiori rispetto alle "vie canoniche".
insomma, a volte sono proprio gli artisti che "snobbano" o "sottovalutano" la rete e le vendite in rete, perchè aspirano a guadagni milionari e ad una fama che ancora la rete non garantisce. (non voglio essere polemica contro gli artisti, figuriamoci!!mi pare piuttosto normale che sia così!)

in tutto questo chi, come te, da sempre "ci crede" e da sempre studia i meccanismi di internet, riesce ad inserirsi e a combattere alla pari con questi "titani".
questo deve essere un messaggio importante anche per tutti gli allievi dell'LMWS: CREDETECI! Abbiamo l'esempio vivente che il futuro è nella rete e nelle NOSTRE mani!

a presto!

Maurizio Tomberli ha detto...

Condivido alla lettera cio' che Walter ha scritto e cio' che Giulia ha sottolineato.
Questo lo posso dire a pieno, con verita', in quanto in questi ultimi anni ho seguito a fianco di Walter le trasformazioni che sono avvenute nella rete ed nel modo di utilizzare la musica .
Walter ci ha creduto con forza, con determinazione e alla fine i risultati sono arrivati forti e chiari. Sono molto felice per lui ma anche per noi tutti, in quanto questo e' solo l'inizio di un mondo e modo nuovo di fare e fruire musica.
L'esempio di Walter e' per tutti noi musicisti una spinta a fare ed a rendersi conto che possiamo arrivare a dei risultati senza passare attraverso i "soliti canali" della discografia tradizionali, troppe volte difficili da percorrere e che alla luce degli ultimi sviluppi risultano essere vecchi e fuori del tempo. Concludendo, le possibilita' che sono offerte a noi musicisti della "Middle class" sono davvero tante!! Diamoci da fare!!!

Maurizio

Anonimo ha detto...

Grande Walter!
Sono veramente felice per te e mi associo al pensiero di Giulia e di Maurizio.
Sono felice anche per me perchè la musica mi ha condotto dai migliori...
ciao Elisabetta V.

Alessandro ha detto...

Condivido ogni parola di Maurizio e Giulia...
Sembra quasi che la Rete e le possibilità democratiche e aperte nonchè alternative ai canali tradizionali siano guardate con sospetto e quasi indifferenza. Il perchè mi sembra sia ovvio,si rompe non tanto con la tradizione (in questo non ci sarebbe niente di male),ma con uno schema che porta enormi vantaggi economici a chi ne partecipe e soprattutto alle Major,quasi come se esempi come Terra Naomi siano insignificanti e non degni di attenzione...Io sono fiducioso però...Non abbassiamo la guardia e avanti così amici...
Ale