Quanto accaduto a Brindisi
è un fatto drammatico, di una gravità sconcertante.
Perché Melissa – 16 anni - ha perso la vita;
perché Veronica – sua amica e coetanea – lotta con la morte,
... perché è stata colpita una scuola,
luogo tra i più importanti e preziosi,
culla di coscienze, valori, etiche e ideali,
e perché quella scuola è intitolata a Francesca Morvillo Falcone e questo attentato cade a poco più di quarantotto ore dal ventesimo anniversario dell'attentato di mafia che costò la vita ai due magistrati e agli uomini della loro scorta.
La cosa più importante, però, in questo momento,
non è sapere di chi sia la mano che ha armato e fatto esplodere gli ordigni;
né che nome o che faccia abbiano gli assassini di Melissa e i feritori di Veronica e dei 5 ragazzi
né perché questo attentato si sia consumato proprio oggi e proprio in una scuola che aveva vinto la prima edizione del concorso sulla legalità,
la cosa più importante in questo momento
è dire - con grande chiarezza, fermezza e determinazione:
Noi no!
Noi no: non apparteniamo a questa barbarie;
noi no: noi rifiutiamo le logiche folli che la animano;
noi no: noi rinneghiamo questa oscena cultura di violenza, prevaricazione, devastazione e morte.
Noi no: noi non apparteniamo a nessuno dei mondi immondi che - in qualunque modo - incarnano, alimentano, sostengono o tollerano la follia e la barbarie che hanno lacerato il cuore di Brindisi e di tutto il Paese.
Noi no: noi siamo dalla parte dei valori;
dalla parte della giustizia, della moralità e dell'onestà
e al fianco di chiunque - qui e ovunque - lotti per affermare
diritto e legalità: la forza di chi non ha forza.
è un fatto drammatico, di una gravità sconcertante.
Perché Melissa – 16 anni - ha perso la vita;
perché Veronica – sua amica e coetanea – lotta con la morte,
... perché è stata colpita una scuola,
luogo tra i più importanti e preziosi,
culla di coscienze, valori, etiche e ideali,
e perché quella scuola è intitolata a Francesca Morvillo Falcone e questo attentato cade a poco più di quarantotto ore dal ventesimo anniversario dell'attentato di mafia che costò la vita ai due magistrati e agli uomini della loro scorta.
La cosa più importante, però, in questo momento,
non è sapere di chi sia la mano che ha armato e fatto esplodere gli ordigni;
né che nome o che faccia abbiano gli assassini di Melissa e i feritori di Veronica e dei 5 ragazzi
né perché questo attentato si sia consumato proprio oggi e proprio in una scuola che aveva vinto la prima edizione del concorso sulla legalità,
la cosa più importante in questo momento
è dire - con grande chiarezza, fermezza e determinazione:
Noi no!
Noi no: non apparteniamo a questa barbarie;
noi no: noi rifiutiamo le logiche folli che la animano;
noi no: noi rinneghiamo questa oscena cultura di violenza, prevaricazione, devastazione e morte.
Noi no: noi non apparteniamo a nessuno dei mondi immondi che - in qualunque modo - incarnano, alimentano, sostengono o tollerano la follia e la barbarie che hanno lacerato il cuore di Brindisi e di tutto il Paese.
Noi no: noi siamo dalla parte dei valori;
dalla parte della giustizia, della moralità e dell'onestà
e al fianco di chiunque - qui e ovunque - lotti per affermare
diritto e legalità: la forza di chi non ha forza.
1 commento:
Ancora una volta NOI NO!come la prima volta da palco di "giu la maschera" e come anno insieme all'albero Falcone. Ci vediamo mercoledi allo stadio.
Posta un commento